La Scavolini non c’è più, ma è nella storia della pallacanestro. Lo ricorda, oggi, La Vanguardia, quotidiano di Barcellona

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8 novembre 2013

La pagina 49 de La Vanguardia di oggi dedicata al basket

La pagina 49 de La Vanguardia di oggi dedicata al basket

PESARO – Non c’è più, ma ci sarà sempre, perché è nella storia, che non si cancella. La Scavolini ha scucito il proprio nome dalle maglie della Victoria Libertas, ma non passa giorno che parlando di pallacanestro non si dica… “la Scavolini”. Accade durante le radiocronache e le telecronache, locali e nazionali. Accade di leggerne il nome nelle pagine dei quotidiani, locali, nazionali e internazionali.

L’ultima volta, stamattina. Leggendo un quotidiano catalano, La Vanguardia. Ovviamente le prime pagine sono dedicate al calcio, al dopo FC Barcelona – Milan, ma la pagina 49 è soprattutto “baloncesto”, pallacanestro, perché stasera il Palau Blaugrana ospita una sfida storica tra Barcelona e Cska Mosca. E poiché tutto il mondo è paese Juan Antonio Casanova, giornalista specializzato che segue quotidianamente il  Barça, dimentica le difficoltà di inizio stagione della squadra allenata da Xavi Pascual, che abbiamo visto a settembre a Pesaro, per occuparsi di quelle russe. Il titolo è emblematico: “Un acorazado nervioso”, una corazzata nervosa, con l’aggiunta che “con 45 milioni di budget, il Cska ha perso la scorsa settimana di 26 punti”.

Casanova presenta il Cska, la storia del club, delle sfide tra catalani e russi, e scrive anche della… Scavolini.

“Ha jugado 22 partidos europeos contra el Barcelona y ha ganado doce de ellos…” Ha giocato 22 partite europee contro il Barcellona e ne ha vinte 12, inclusa l’ultima vista al Palau, un anno fa (75-78), La prima volta, nelle semifinali di Coppa delle Coppe 85/86, è ricca di storia… fuori del campo di gioco, perché la comitiva blaugrana fu bloccata a Zurigo dalla neve e riuscì ad arrivare a Mosca solo la sera della partita, che fu rinviata di 24 ore. Vinsero i russi per 88-84, ma il 100 a 81 dell’andata qualificò il Barca di Aíto García Reneses per la finale che vinse con la Scavolini Pesaro”. La storia, appunto.

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