Elezioni Fano 2014, Seri a tutto campo: “Non propongo sogni ma idee per modernizzare Fano e aiutare i cittadini in difficoltà”

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9 novembre 2013

Massimo Seri Noi città

Massimo Seri

FANO – Dal mondo dell’associazionismo all’amministrazione provinciale, di cui è assessore dal 2009. Massimo Seri però adesso vuole fare un passo ulteriore, divenendo sindaco di Fano. Come è nata l’idea?

“Da sollecitazioni di diversi cittadini che volevano che mettessi a disposizione la mia esperienza in un progetto per una Fano del futuro – risponde in un’intervista rilasciata a noi di pu24.it – Tante persone mi hanno stimolato a dar vita a una lista civica che potesse metter insieme intelligenze diverse, partendo dal concetto che non vede la politica come una professione, ma con le professioni al servizio della politica. Ecco il postulato della lista “Noi città Seri per Fano” che abbiamo costituito a settembre, dopo che comunque l’idea di una mia candidatura a sindaco di Fano era balenata già prima dell’estate”.

Come vede la tornata elettorale?
“Molto delicata. La situazione contingente è molto difficile, pesante, con una crisi che ha colpito fortemente anche il nostro territorio. Gli enti si trovano a dover prendere decisioni con una limitata capacità di azione per via di minori trasferimenti ed entrate. La gente vuole una nuova politica: non quella del contrasto e del mero insulto, ma basata sul confronto vero su temi e contenuti”.

Come definirebbe il suo progetto?
“Ambizioso, perché guarda alle sfide del futuro con proposte innovative. Allo stesso tempo non perderò mai onestà e franchezza, nel senso che non vado a proporre sogni ma idee, spiegando chiaramente ciò che si può fare e ciò che, allo stato attuale delle cose, sono impossibili da portare avanti”.

Come giudica gli ultimi 10 anni di governo cittadino?
“Beh, se nasce l’esigenza di una lista civica il presupposto è l’insofferenza di molti cittadini rispetto all’operato. Però a me non piacciono gli attacchi tout court, perciò dico che la giunta Aguzzi nei primi 5 anni di governo ha fatto cose anche buone. Poi, dopo la riconferma, è venuto meno un po’  quell’impulso, quella capacità di coesione e quell’anima – diciamo così – che sono prerogative indispensabili. Riconosco le difficoltà che ha dovuto fronteggiare, però non c’è stata quella progettualità che la gente si aspettava dall’amministrazione”.

Mettiamo che Massimo Seri diventi primo cittadino di Fano: quali sarebbero le prime tre azioni concrete per la città della Fortuna?
“Innanzitutto metterei in piedi una task force che possa intercettare risorse europee, in un periodo caratterizzato da difficoltà economiche e finanziarie degli enti. Così facendo si potrebbe lavorare sulla progetti irrinunciabili per la collettività. Poi darei un esempio di sobrietà, come d’altronde ho sempre fatto anche da assessore provinciale, prestando la giusta attenzione ai bisogni dei cittadini, soprattutto di quelli in difficoltà. Infine lavorerei per la semplificazione attraverso la modernizzazione digitale, in modo da lanciare il wifi gratuito su tutta la costa e concentrarsi, anche così, sul turismo”.

Cosa non le piace della Fano di oggi?
“Come dicevo, negli ultimi anni è mancata una visione complessiva, che ha fatto sì che Fano sia oggi troppo chiusa su se stessa, quasi isolata. Ciò ha portato a non cogliere alcune delle opportunità che altri, al contrario, hanno ottenuto”.

Cosa pensa Massimo Seri degli altri candidati sindaci?
“Beh, innanzitutto bisognerebbe capire chi sono, visto che ogni giorno ne appaiono di nuovi e con la stessa facilità spariscono. Comunque, al di là di questo, alla base della mia condotta non sono politica c’è il rispetto. Ognuno ha la propria dignità. Mio intento è quello di stimolare un confronto sui contenuti più che sulle persone, anche se poi le persone hanno la loro importanza dal momento che dietro le azioni ci sono uomini e donne con le loro capacità. Non giudico gli altri, però penso che rispetto agli altri posso dare un contributo maggiore alla città”.

Perché fidarsi di lei?
“Perché sono una persona coerente, sempre impegnata, che nelle varie esperienze vissute – sia come amministratore che in ambito sociale – ha sempre portato risultati. In Avis, solo per fare un esempio, durante gli anni della mia presidenza sono raddoppiati donazioni e nuovi donatori annuali”. e amministratore portato risultati. Penso come assessore, politiche lavoro e formazione, e nel sociale ottenuto buoni risultati, a cominciare impegno in Avis, che ha visto anni mia presidente raddoppiare numero donazioni e nuovi donatori annuali”.

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