Danni maltempo per collettività e imprese, Varotti: “Richiedere lo stato di emergenza”. Solidarietà per Nico Giacomel

di 

12 novembre 2013

PESARO – «Le acque ora stanno defluendo ma i danni causati dal maltempo sono stati pesanti per la collettività e per le imprese. E’ necessario che gli Enti locali richiedano lo stato di emergenza e che lo Stato si impegni, questa volta, a trovare le risorse per rispondere ai danni che le imprese e i cittadini hanno subito». Amerigo Varotti, Direttore Provinciale della Confcommercio dopo aver esaminato la situazione verificatasi a seguito delle straordinarie piogge dei giorni scorsi ed avere colloquiato con imprenditori ed amministratori locali sottolinea l’esperienza che questa volta, a differenza di quanto avvenuto in precedenti occasioni, lo Stato aiuti concretamente le imprese che hanno subito danni ingenti a causa delle calamità atmosferiche.

«Ho parlato – e ringrazio per la concreta collaborazione – Massimo Galluzzi, il sindaco di Acqualagna Pierotti ed altri amministratori , per capir cosa è possibile fare per aiutare le imprese danneggiate. La richiesta dello stato di emergenza è il primo passo. Nel frattempo tutte le imprese che hanno subito danni è bene che predispongano la documentazione idonea alla quantificazione dei danni subiti ed inviino comunque una domanda di risarcimento dei danni. La Confcommercio è a disposizione degli Associati per espletare queste procedure.

Per quanto riguarda poi la gravissima situazione determinatasi al Furlo e ad Acqualagna dove attività economiche sono state praticamente distrutte dall’esondazione del Candigliano (è il caso del Ristorante La Ginestra, dell’amico Nico Giacomel) c’è poi da risolvere urgentemente il problema della manutenzione dei fiumi e del rifacimento degli argini. C’è una legge regionale approvata esattamente un anno fa che attende ancora i decreti attuativi che potrebbe risolvere in parte il problema consentendo agli Enti locali di assegnare i lavori a privati in cambio dell’asportazione di materiale inerte. L’asportazione della ghiaia, i cui accumuli hanno fatto alzare il letto dei fiumi e la sistemazione degli argini risolverebbe il problema. Al Furlo dopo l’esondazione 2005 tutti gli anni si verificano questi fenomeni. Non della stessa attuale gravità ma che potrebbe essere evitabile solo con una adeguata manutenzione del fiume. Esprimiamo solidarietà e amicizia alla famiglia Giacomel per i gravi danni subiti».

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>