“Le Poesie” e “Il Teatro” di Carlo Pagnini: presentati 2 libri del noto poeta dialettale pesarese

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23 novembre 2013

Carlo Pagnini

Carlo Pagnini

PESARO – Ieri, presso il Teatrino Della Fantasia del Dopolavoro Aziendale della Cassa di Risparmio di Pesaro – Banca Marche, è stato presentato un libro, anzi 2 (due) libri scritti da quell’inesauribile e poliedrico personaggio pesarese che risponde al nome di Carlo Pagnini. A spiegare il perché di cotanta produzione letteraria è stato il Vice Presidente del Dopolavoro Aziendale Stefano Magi. Ha ricordato che chi si rivolge agli edicolanti, ai librai e alle varie istituzioni cittadine per ottenere qualche copia dei libri di Carlo Pagnini si sente rispondere:

An c’ né piò ‘na copia!”
“Sono terminate tutte le edizioni!”
“Non ho nemmeno un libro!”
“ I libri delle poesie di Pagnini? E’ da quel dì che li abbiamo finiti!”.

Poi Stefano Magi ha aggiunto, rivolgendosi a Carlo: “Nel frattempo, quest’anima in eterno movimento, continua a scrivere versi, pubblicandoli anche su Facebook. Per questo la nostra Associazione ha deciso di accontentare le richieste dei pesaresi”. Nella splendida sede del Dopolavoro Aziendale della Banca delle Marche presso il “Centro Benelli”, il numeroso pubblico presente che desiderava respirare “pesaresità”, ne ha potuto inebriarsi. Stefano Poderi, che ha scritto la presentazione del libro intitolato “le POESIE di Carlo Pagnini”, con un colpo di scena degna del più consumato attore, ha inscenato un colloquio telefonico con l’amico Carlo Pagnini. Ne è scaturito un tratteggio limpido, nitido e trasparente della figura e della personalità del poeta che oggi è considerato il pesarese che, più di ogni altro, ha saputo raccogliere l’eredità di simpatia, di affetti e di estro creativo, lasciata dal nostro indimenticabile Pasqualon. Come ha detto il Prof. Scevola Mariotti: “A Pasqualon, Pagnini si richiama in una sequenza di immaginari dialoghi …, quasi in una rivendicazione di continuità”. Questa raccolta di poesie del poeta dialettale pesarese è una storia personale ed, insieme, collettiva. I vecchi pesaresi vi ritroveranno il loro vissuto; i giovani pesaresi vi potranno ricercare le loro radici. Tutto cambia e tutto si trasforma. Le parole, quelle tramandate per via orale e quelle scritte, non sono che lo strumento per far conoscere ai posteri ciò che è stato prima di loro. Così fanno le altre arti come la pittura, la musica, il teatro ed il cinema. L’autore dei due libri ha declamato alcuni suoi testi ed ha emozionato, visibilmente, tutti i presenti. Mi piace citare, fra quelli che il poeta ha chiamato “Versi di passione” la poesia intitolata “Ariva la tempesta”, eccola: “Aprì la porta e lascè entrè mal vent. / El vo’ ‘ni otra par purtè i lament / ch’ l’arcoj pasand tla strèda tra la gent.” (Aprite la porta e lasciate entrare il vento. / Vuole venire oltre per portare i lamenti / che raccoglie passando nella strada fra la gente.). Al termine della presentazione il pubblico ha ricevuto in dono il libro delle poesie. Una copia dell’altro libro, intitolato “il TEATRO di Carlo Pagnini”, in edizione limitata, è stato donato solo ai componenti delle compagnie dialettali presenti in sala. Contiene una raccolta di testi teatrali pronti per essere messi in scena. I pesaresi, che desiderassero ricevere una copia del libro delle poesie di Carlo, potranno rivolgersi direttamente alla segreteria del Dopolavoro Aziendale della Banca delle Marche. Attenzione, presto anche di questo, verrà detto: “An c’ né piò ‘na copia!”.

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