La cannabis protegge il cervello dall’HIV, lo rivela uno studio di Harvard

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26 novembre 2013

In collaborazione con Giovanni Bolognese

Un'immagine di Harvard

Un’immagine di Harvard

I danni cerebrali causati dall’HIV sono da tempo noti: lo sviluppo di deficit cognitivi – come problemi di memoria, dell’attenzione, o ridotte capacità psicomotorie e verbali – possono svilupparsi nel 40% dei pazienti affetti dal virus, durante la fase iniziale dell’infezione.

Un gruppo di ricercatori della Harvard medical school ha portato a termine uno studio sulla capacità dei cannabinoidi di limitare i danni dell’HIV al cervello. Essi sono infatti capaci di attraversare la barriera emato-encefalica, che ha la funzione di proteggere il tessuto cerebrale dagli elementi nocivi e talvolta anche dai farmaci. Questa barriera è raggiunta anche dal virus, che vi rilascia una particolare proteina tossica denominata gp120, responsabile dei danni a livello delle cellule neuronali.

Somministrando un particolare cannabinoide, chiamato AM2421, i ricercatori hanno dimostrato il suo effetto positivo sul cervello, poiché è in grado di proteggere le cellule dalla proteina gp120.

Secondo i dati forniti dal Servizio Salute delle Marche, nella nostra regione si contavano circa 4 mila malati di AIDS. Nelle Marche, inoltre, all’inizio di quest’anno è stata approvata la legge regionale sull’uso di farmaci cannabinoidi, a condizione del rispetto di alcuni vincoli: i trattamenti devono iniziare presso le strutture ospedaliere e proseguire poi con farmaci acquistati presso la farmacia della stessa struttura e sotto stretto controllo del medico, e per i farmaci registrati all’estero, l’Asur si occupa di seguire i pazienti per il loro ottenimento. Rispetto ad altre regioni italiane ancora in stallo rispetto alla decisione di approvare o meno la cannabis terapeutica, le Marche potrebbero quindi beneficiare presto dei risultati di questa ricerca.

Sono sempre più frequenti e positivi gli studi condotti da università e centri di ricerca sui diversi tipi di cannabis e sui loro effetti terapeutici. Come osserva la dottoressa Hava Avraham, che ha coordinato l’ultimo studio di Harvard, siccome diversi farmaci a base di cannabis sono già stati studiati e approvati, il consenso del loro utilizzo per la cura dei danni causati dall’HIV potrebbe essere molto vicino…

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