Fusione Colbordolo-Sant’Angelo in Lizzola, Ricci per il sì: «Servono Comuni più forti». Stasera cena gratis a Villa Borghese

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29 novembre 2013

PESARO – Conto alla rovescia per il referendum consultivo sulla fusione Colbordolo-Sant’Angelo in Lizzola. Seggi aperti domenica 1 dicembre, dalle 8 alle 22, e lunedì 2 dicembre, dalle 7 alle 15. A poche ore dal voto, c’è chi ha già le idee chiare da tempo. Come Matteo Ricci, che ha sposato la linea del sì, e ora fa scattare l’appello: «I cittadini sono più avanti delle resistenze campanilistiche – nota il presidente della Provincia -. Viviamo una fase decisiva dove è indispensabile riorganizzare l’assetto istituzionale in modo organico. Se in futuro le Province saranno più deboli, la necessità è rafforzare i Comuni». Entra nello specifico della realtà unica Colbordolo-Sant’Angelo in Lizzola: «Ha tutte le carte in regola per diventare un Comune unico molto omogeneo. Il quarto della provincia e il più industrializzato di Pesaro e Urbino». Per cui, prosegue il presidente, «ci auguriamo che i cittadini colgano la volontà positiva degli amministratori e di chi ha voluto il referendum. Senza perdere le identità si possono migliorare i servizi, razionalizzare i costi, ottenere maggiore efficienza».

Già alla fine dello scorso marzo, nella Conferenza delle autonomie locali, «era stata avanzata una proposta chiara alla Regione», ricorda Ricci. In quella occasione, l’assemblea votò una cornice di riassetto modellata sugli ambiti sociali per lavorare su un «associazionismo a tre velocità»: convenzioni, unioni e fusioni. Prevedendo margini di elasticità nelle scelte, risultanti dal confronto tra sindaci e amministratori. «E’ evidente che la tendenza generale dovrà essere questa. Anche perché ora, tra tagli e spending review, si sopravvive solo facendo massa critica». Un processo che pare inevitabile: «Ormai si tratta di un elemento essenziale della difesa del modello marchigiano. Se non riorganizziamo l’assetto istituzionale verrà meno la coesione sociale. Ma 60 Comuni nella nostra Provincia e 239 nelle Marche, così come li abbiamo conosciuti finora, non reggeranno più». La conclusione inevitabile del presidente è che «serve un processo di riforma, sia dal basso che dall’alto, per cambiare il modello istituzionale e ripensare il modello di sviluppo marchigiano. Proseguiamo su questa linea». La conclusione, nel caso specifico, è l’appello al sì per la fusione Colbordolo-Sant’Angelo in Lizzola. Stasera, a Villa Borghese di Montecchio, cena offerta dal Comitato per il Sì fino a esaurimento posti (su prenotazione).

 

Un commento to “Fusione Colbordolo-Sant’Angelo in Lizzola, Ricci per il sì: «Servono Comuni più forti». Stasera cena gratis a Villa Borghese”

  1. Michele Mariani scrive:

    Io penso che questa cena non l’abbiano digerita i cittadini ,per me questo è stato un errore madornale ,per quello che ho sentito ,molti si sono risentiti per una tale proposta ,sicuramente influirà in modo molto negativo sulla votazione .

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