7 dicembre 2013
PESARO – Le sorelle Crisanti sulla strada del Volley Pesaro e della Robur Tiboni Urbino.
Sabato scorso, pur non utilizzata, Cecilia era nella formazione dell’Edilrossi Bastia che ha espugnato Pesaro.
“E’ il secondo palleggiatore – racconta Lucia, che contattiamo a Modena grazie alla gentilezza di Otello Pedini, team manager della Liu•Jo – e quando una squadra vince così bene non è facile entrare in campo al posto di chi ha iniziato la partita”.
Domenica sera, Lucia, la più titolata delle sorelle Crisanti (nella sua bacheca, fra i tanti trofei vinti, Champions League, scudetti e Coppe Italia, ma anche Coppe Cev, oltre a un titolo europeo con la maglia azzurra), se la vedrà con la Robur Tiboni. L’anno scorso era il capitano delle ducali, ma ha giocato poco, purtroppo. La centrale umbra si era infortunata al legamento crociato del ginocchio destro durante il Memorial Cioccia, amichevole precampionato disputata a Fano tra la Robur Pesaro e la Robur Tiboni Urbino.
Adesso Lucia è in Emilia: come si trova?
“Bene! A Modena ho trovato, oltre a una bella città, una società molto seria che ci dà l’opportunità di lavorare tranquille, nella massima serenità. Di questi tempi non è cosa da poco…”.
E’ un po’ colpa vostra, che da innamorate della pallavolo giocate anche quando non vi pagano e finite per subire la scorrettezza di dirigenti poco seri.
“Il problema è che per noi la pallavolo, prima che un lavoro, è una passione. Tante volte, per amore di questo sport, mettiamo in secondo piano aspetti che invece sono importanti. Perché è vero che è una passione, ma anche un lavoro e come lavoratrici dovremo essere trattate con rispetto”.
Spesso affrontate grandi sacrifici. Sappiamo bene quanti ne ha fatti lei per recuperare dall’infortunio, lavorando duramente, ogni giorno, all’Athletic Club di Pesaro.
“Facevo avanti indietro, tutti i giorni, tra Urbino e Pesaro, affidandomi alle esperte mani dei fisioterapisti dell’Athletic. E dopo poco più di quattro mesi ero di nuovo in campo”.
Adesso come sta?
“L’anno scorso sono rientrata e ho giocato, ma la lunga assenza ha pesato sul mio fisico. Ho trascorso un’estate tranquilla e quando ho ripreso mi sono accorta che avevo tanto bisogno di lavorare. All’inizio ho faticato tanto, ma piano piano sto recuperando la condizione. Tutti dicono che, dopo un incidente così grave, per tornare quella di prima deve trascorrere un anno dall’infortunio: è davvero così”.
La sua condizione sta crescendo e così quella della sua nuova squadra che dopo avere perso pesantemente in casa, contro Novara, è andata a riprendersi i tre punti, espugnando Conegliano.
“Io sono un po’ vecchietta (non credetele, Lucia ha 27 anni; ndr), ma la Liu-Jo è una squadra giovane, e quindi soggetta ad alti e bassi. Non ci sta un basso come quello contro Novara, perché quella partita non l’abbiamo proprio giocata, mai esprimendo le nostre potenzialità. Ci sta, invece, una gara con alti come quelli mostrati in casa dell’Imoco. Dobbiamo trovare equilibrio perché abbiamo le qualità per fare bene”.
Anche perché Modena, dopo la delusione del ritiro dallo scorso campionato, ha trovato una proprietà appassionata che – si dice – ha dato una grande organizzazione alla società.
“L’organizzazione è ottima e la risposta del pubblico è positiva. Speriamo di riavvicinare i tifosi delusi da quanto accaduto nel recente passato. Faremo di tutto per riportarne tanti al palazzo dello sport”.
Due stagioni soltanto, ma importanti quelle vissute a Urbino. Forse si emozionerebbe di più se dovesse giocarla al PalaMondolce, accolta dall’abbraccio affettuoso dei Fedelissimi, ma il calendario vuole che domenica si giochi a Modena.
“E’ vero, mi farà più effetto tornare a Urbino, perché quel palazzetto mi ha regalato tantissime emozioni, anche se nell’ultimo anno ho giocato poco. Però la prima stagione è stata incredibile, e comunque ho trascorso due anni fantastici a Urbino. Trovarmi di fronte alla Robur Tiboni sarà una grande emozione”.
La squadra ducale è rinnovata: sono rimaste Negrini, Santini, Giombetti e Leggs.
“Accadde anche quando arrivai. L’unica rimasta era Ilaria Garzaro. L’anno dopo eravamo in tre. Urbino è abituata a cambiare tanto e a ripartire con squadre rinnovate, ma riesce a fare sempre più di quanto si ipotizzerebbe sulla carta. Hanno iniziato la stagione con qualche difficoltà, ma sono convinta che saranno una spina nel fianco per tutte le squadre”.
Due stagioni a Urbino, tanta rivalità con Pesaro, che ha rinunciato alla serie A1, ripartendo dalla B1. Che effetto le fa sapere che non ci sarà più una trasferta al PalaCampanara?
“Molto dispiacere, perché ho una grandissima stima per il presidente Sorbini, non solo per quello che la sua società ha fatto negli anni, soprattutto per la sua onestà nell’ammettere che quest’anno non ce l’avrebbe fatta. Mi dispiace tantissimo, perché Pesaro è un bellissimo posto dove venire a giocare, la sua squadra ha vinto tre scudetti consecutivi ed è nella storia della pallavolo femminile. Mi auguro di cuore che sia solo una parentesi e possa ripartire e ritornare presto in serie A”.
Lascia una risposta