La Vuelle non vince più. Contro Roma sono emersi tutti i pregi e i difetti biancorossi

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9 dicembre 2013

PESARO – La Vuelle non vince più è questo è un dato di fatto. Ma la sensazione è che non sarà facile muovere la classifica anche nei prossimi turni, perché questi otto giocatori difficilmente saranno in grado di produrre qualcosina in più rispetto alla partita contro Roma, dove sono emersi tutti i pregi e i difetti di questa Vuelle, ormai chiari a tutti fin dalla prime partite stagionali: sappiamo che su Turner ed Anosike si può sempre contare, con la guardia americana (che fa sempre di più il play ed anche questo è un problema) che continua a viaggiare intorno ai 20 punti a serata, anche se non sempre con ottime percentuali, e il pivot nigeriano continua a dominare a rimbalzo, dove con 14 di media è nettamente il primo del campionato, anche se ormai sono noti i suoi problemi a smarcarsi velocemente sotto canestro, problema accentuato dalla difficoltà nel trovarlo con i giusti ritmi, ma contro una Roma che aveva i suoi pivot titolari carichi di falli, Anosike doveva comunque essere cercato maggiormente rispetto ai soli otto tiri presi in 34 minuti. Dalla parte positiva di un ipotetico tabellone dei buoni e dei cattivi si può mettere anche Marc Trasolini, che sarebbe un ottimo cambio del quattro titolare con il piccolo problema che è l’oriundo l’unica ala grande di questa Vuelle e non c’è nessuno a coprigli le spalle nelle serate meno brillanti. Anche Bernardo Musso merita la sufficienza piena finora, soprattutto per la grinta messa sul parquet, pur con tutti i problemi mostrati soprattutto a livello difensivo. Sul margine della sufficienza viaggia il capitano coraggioso di questa Vuelle, perché Pecile prova in tutti i modi a dare ordine alla sua squadra, ma i risultati non sono sempre in linea con le aspettative e crediamo che anche il triestino trarrebbe un grosso beneficio dall’arrivo di un playmaker in grado di farlo riposare.

Per leggere la cronaca della partita e il tabellino, e vedere tutte le foto firmate Danilo Billi  clicca qui.

Aderah Anosike

Aderah Anosike

E qui finiscono i promossi ed iniziano i veri problemi che Dell’Agnello dovrà cercare di risolvere, anche se onestamente il compito sembra al di fuori delle possibilità del coach livornese, perché contro l’anagrafe c’è poco da fare e il 38enne Young difficilmente tornerà ai fasti veneziani ed avere la tua guardia americana che da tre punti sta viaggiando con un desolante cinque su ventidue è sicuramente un grosso problema, così come l’involuzione di Alessandro Amici, vera delusione stagionale, perché non ricordiamo una partita positiva della 22enne ala pesarese e quando lo vedi entrare di sinistro contro tutta la difesa schierata avversaria, per prendersi un tiro che sfiora a malapena il tabellone, ti vengono dei grossi dubbi sull’effettivo valore del giocatore a questi livelli. Poi si dovrebbe parlare anche di Ravern Johnson che speriamo non sia stato preso per risolvere tutti i problemi della Victoria Libertas, perché, al di là delle due sole partite disputate, non crediamo possa alzare il livello di talento della squadra (speriamo di essere smentiti, ovvio), anche se potrà rendersi utile in determinate situazioni tattiche.

 

IL MOMENTO DELLA SQUADRA

Dicono che gli episodi fortunati si bilancino nell’arco di una stagione e allora aspettiamo le partite nelle quali anche alla Vuelle entreranno triple da 20 metri o di tabella non dichiarata, ma quando perdi di pochi punti devi fare anche il mea culpa ripensando ai due sottomano solitari falliti e ad un paio di contropiedi gestiti malamente.

Nella presentazione della partita contro Roma, vi avevamo chiesto se aveste scommesso 10 euro sulla vittoria della Vuelle contro l’Acea o sulla vittoria di Varese a Pistoia e purtroppo si è avverata l’ipotesi peggiore per Pesaro, con la Giorgio Tesi che ha battuto nettamente la Cimberio, confermando i nostri timori sulla possibilità dei toscani di vincere qualche partita specialmente tra le mura amiche, anche perché la Varese vista domenica scorsa non era apparsa irresistibile. Così come non era invincibile l’Acea scesa all’Adriatic Arena, senza il suo playmaker titolare e con un gioco che onestamente non ci ha convinto più di tanto, salvata dalla serata magica di Jimmy Baron, ma è arrivata lo stesso l’ennesima sconfitta in volata per i ragazzi di Dell’Agnello che per la settima volta su nove partite sono entrati negli ultimi tre minuti avanti o in parità nel punteggio, finendo purtroppo per perderne sei di questi arrivi al fotofinish. Il problema si risolverebbe solamente allungando le rotazioni per evitare di affidarsi al solo Turner, osservato speciale dalle difese avversarie ormai consapevoli che i palloni decisivi finiranno sempre in mano al bravo Elston e aumentando l’intensità difensiva, ma questa Vuelle continua a mostrare tutti i suoi limiti nella sua metà campo, soprattutto a livello individuale e nei finali concitati si vede anche la mano dell’allenatore che deve essere pronto ad intervenire sul match schierando il quintetto migliore, senza pensare al pedigree ma basandosi su quello che i tuoi giocatori hanno prodotto nei 37 minuti precedenti.

 

I PIU’…

O.D. Anosike
Ottava doppia-doppia su nove partite, il pivot biancorosso continua a catturare rimbalzi contro ogni tipo d’avversario e in difesa si rende utile chiudendo con discreta efficacia le linee di penetrazione. Se riuscirà a velocizzare i suoi movimenti offensivi avremo tra le mani uno dei centri più forti di questi ultimi anni.

Elston Turner
Il ventello lo porta a casa anche contro Roma, con canestri anche spettacolari e movimenti da grande attaccante. Quando viene schierato da play è costretto a cambiare il suo modo di giocare, perdendo leggermente in efficacia.

Tiri Liberi
Roma sfiora il percorso netto, 20 su 21, con il solo errore di Jones a risultato acquisito anche se non segnalato dalle statistiche, Pesaro fa un buon 21 su 25 ma non basta per portare a casa la vittoria.

 

…E I MENO DELLA SFIDA PESARO-ROMA

Alessandro Amici
Da fuori ormai non prova neanche a tirare e in attacco si limita a cercare improbabili penetrazioni non sfruttando la sua velocità nel gioco in transizione. In difesa potrebbe essere il leader pesarese, ma si adegua al grigiore generale perdendo quasi sempre l’avversario diretto sul palleggio. A 22 anni non regge più la scusa della giovane età ed è arrivato il momento di tirare fuori la grinta per dimostrare di essere un giocatore di serie A.

Alvin Young
Cosa ti aspetti dalla tua guardia titolare? Che segni con buona continuità dall’arco per aprire le difese, che sia in grado di battere l’avversario in velocità e che finalizzi il contropiede e che in difesa regga l’urto del numero due avversario. Il buon Alvin è in grado di farlo nel prossimo futuro? Siamo dubbiosi.

Tiro da tre
Musso, Turner e un missile di Johnson. Tutto qui l’impatto dall’arco della Vuelle, con Amici e Young che non segnano da troppo tempo e capitan Pecile che non riesce a rendersi pericoloso. Se anche Trasolini ne sbaglia tre piedi per terra il problema si aggrava.

 

DAGLI ALTRI PARQUET

Tre squadre al comando dopo la sconfitta di Brindisi a Bologna nel posticipo, insieme ai pugliesi arrivano in vetta la Montepaschi Siena, vittoriosa ad Avellino, e Sassari, che rifila 92 punti a Reggio Emilia. Cantù vince in volata su Caserta mentre Milano segna 101 punti casalinghi a Montegranaro, per la zona salvezza importantissimo il successo di Pistoia su Varese, mentre la netta sconfitta casalinga subita da Cremona contro Venezia costa la panchina al pesarese Gresta, esonerato dalla società lombarda.

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