di _
11 dicembre 2013
Movimento 5 Stelle
PESARO – Se davvero si tornerà a parlare di testamento biologico, di fine vita, sia almeno chiaro che l’Italia è e resta fra gli ultimi della fila.
Probabilmente ci vuole un’altra morte “eccellente” come quella del cardinale Martini o quella di Emanuela Englaro per riportare al centro del dibattito pubblico questioni che sembrano ormai passate in secondo piano se non addirittura nel dimenticatoio della nostra attività politica (politica nel senso di poleis, di azioni e pensieri che riguardano il buon vivere dei cittadini).
Il MoVimento5Stelle Pesaro, ha presentato ieri in Consiglio Comunale la sua mozione sulla “Istituzione del Registro delle dichiarazioni anticipate di Trattamento (DAT)” conosciute anche come “Testamento biologico”. Si trattava in breve di una mozione che chiedeva al Sindaco, quale massima autorità sanitaria ed al Consiglio, di permettere che ogni cittadino potesse dichiarare su un Registro apposito, in pieno possesso delle proprie capacità, la volontà di essere o non essere sottoposto a trattamenti medici in caso di malattie o traumatismi cerebrali che determinino una perdita di coscienza definibile come permanente ed irreversibile.
La mozione è stata bocciata, 16 voti contrari, 15 astenuti, 2 a favore, quelli del consigliere del MoVimento5stelle Mirko Ballerini e quello della consigliera Pd Milena Signorotti.
Nell’aula del Consiglio alcuni consiglieri hanno pensato bene di votare contro perchè con la mozione sul testamento si potrebbe aprire la porta all’eutanasia (se anche fosse così, ma non è così, sarebbe un bel passo avanti nel percorso di riconoscimento dell’autodeterminazione della persona). Altri hanno votato contro perché il Registro, anche se approvato, non avrebbe avuto alcun valore legale quindi perché- si è chiesto il Sindaco- spendere anche solo un euro per la sua attuazione?
Un coro quasi unanime ha rivolto al nostro consigliere pentastellato la richiesta di formulare una nuova mozione che spinga il Parlamento a legiferare in materia di “fine vita”.
Grazie per l’invito, ricordiamo che il M5S sta già lavorando su questo tema in Parlamento con i suoi deputati e senatori, purtroppo si prevedono tempi molto lunghi. Per questo l’intento della mozione del M5S era quello di istituire qui a Pesaro un registro dei testamenti biologici, di decidere di raccogliere attraverso il servizio anagrafe le dichiarazioni anticipate dei cittadini sui trattamenti sanitari di fine vita nelle forme giuridiche corrette, di dare voce e ascolto a chi vuole decidere della propria vita e morte.
Questo non è stato possibile, noi non ci arrenderemo e continueremo a spingere perché crediamo che le istituzioni debbano essere sempre più libere e laiche e capaci di tutelare e garantire i diritti e le libertà di ciascuno/a di noi.
Garantire anche i diritti e le libertà dei giornalisti a non essere d’accordo su quello che dice il vostro guru