Il candidato sindaco Fresina punta la lente sulle coop: “Garantire i lavoratori: salari bassi e sottili ricatti”

di 

23 dicembre 2013

Massimo Fresina*

 

PESARO – Una questione da me esposta, durante la conferenza stampa, ha ottenuto solo una piccola attenzione mentre ritengo debba avere una centralita’ nel dibattito elettorale e cittadino. Mi riferisco alla questione delle cooperative che lavorano per gli enti pubblici della citta’ e del territorio.

Si pensa, erroneamente, che il solo  fatto di essere coop possa permettere qualsiasi comportamento. Cosi’ non e’ e non perche’ uno ce l’abbia con le coop, quanto per il fatto che non di coop si tratta. Il Movimento cooperativo, nel nostro Paese ed anche citta’, ha avuto grandi e nobili tradizioni. Le coop come risposta sociale non solo per il lavoro ma,anche, per una idealita’ diversa del lavoro e dell’associazionismo. Non si veniva assunti da una coop,ma se ne faceva parte con gli stessi doveri e diritti per tutti. I Presidenti e gli amministratori percepivano esattamente quanto le persone che ci lavoravano e il diritto del partecipare alle scelte veniva sancito in modo fermo.

La Solidarieta’ tra gli appartenenti alle coop era evidente ed i rapporti umani straordinari. Vero che esistono ancora,per fortuna,coop che si organizzano in maniera autonoma e non pensano di associarsi ad altre che,usando il pubblico,diventano imprese. Purtroppo, oggi,non e’ piu’ cosi’ per la maggior parte. Siamo innanzi a forme societarie che formalmente sono coop ma,in realta’ sono societa’ private,imprese in tutto e per tutto che assumono,usano e sfruttano i propri dipendenti. Utilizzando meccanismi fiscali che agevolano le coop,queste societa’ formalmente e sostanzialmente privilegiate, si comportano come e forse peggio delle societa’ che,a parole,vorrebbero combattere nel meccanismo dello sfruttamento.

Come spiegare i bassi salari e le ore fatte e non pagate ed il sottile ricatto verso i dipendenti se non con la certezza che, essendo coop, possono esumersi dal rispetto dei contratti nazionali di settore? Come spiegare il fatto che si vince un bando o si prende un incarico di parte pubblica e ci si comporta in questa maniera? Come mai i dirigenti sono dirigenti che gestiscono centinaia di migliaia di euro, senza controllo alcuno, salvandosi con l’adesione a leghe ed altro? Credo che una amministrazione nuova, diversa,non legata a logiche di potere ed intrecci particolari, debba porsi il compito di garantire i lavoratori delle coop che lavorano nel pubblico (e non solo queste) battendosi per restituire ai lavoratori le condizioni normali di salario e di vita. Questo il mio impegno e questa una strada che andro’ a percorrere nei primi mesi del mio mandato.

*Candidato sindaco lista civica

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>