La residenza comunale fa acqua: infiltrazioni nello scalone monumentale

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8 gennaio 2014

FANO – “Nello stesso giorno in cui abbiamo letto il diktat del segretario de “La tua Fano” che vuole imporre lo stop alle critiche che stanno “piovendo” in questi giorni sul candidato sindaco del centrodestra, stamattina, invece, per evitare che piovessero pezzi di muro sugli utenti e sui dipendenti, il Comune di Fano è stato costretto a “transennare” lo scalone monumentale del Palazzo comunale”.

La denuncia, con tanto di foto, arriva dai consiglieri comunali del Pd di Fano Francesco Torriani e Cristian Fanesi, che continuano: “Non è certo la prima volta che ciò accade, ma è forse la prima volta che le infiltrazioni d’acqua (numerosissime in Comune, sia negli uffici che nei corridoi) interessano gli stucchi e gli affreschi del soffitto. Ironia della sorte interessano proprio lo stemma comunale “‘Ex concordia felicitas” che adorna proprio l’atrio principale. Occorre intervenire subito prima che questa infiltrazione danneggi più gravemente lo stemma. L’emblema del Comune di Fano leso dalle infiltrazioni d’acqua è solo il simbolo dello stato di degrado in cui versano alcuni degli edifici pubblici comunali. Infatti, al di là dell’intervento tempestivo per evitare che i danni siano irreparabili, rimane la necessità di fare un grande piano di manutenzione del patrimonio comunale e soprattutto della parte di rappresentanza, anche perché nel Palazzo comunale si celebrano anche i riti del matrimonio civile.  Pensate ad un matrimonio celebrato in Comune per cui agli invitati è richiesto di schivare le transenne nei corridoi! Occorre poi sottolineare che il Palazzo in antichità adibito a convento, rimaneggiato più volte nel corso della storia ma ricostruito nel Settecento oltre a presentare un alto valore storico ed architetturale per la città ha un altissimo valore simbolico. Chiunque vincerà le prossime elezioni amministrative non solo non troverà alcun progetto e neppure un euro per gli investimenti, ma rischia seriamente di doversi preoccupare urgentemente anche del restauro dell’edificio; è evidente che la carenza verso la manutenzione e la conservazione dell’edificio si pagherà negli anni a venire”.

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