15 gennaio 2014
FANO – Movida si, movida no. Sembra essere arrivata a questo livello la discussione cittadina sulla gestione dell’intrattenimento serale in centro, ma in realtà la questione è decisamente più ampia. Dalla pubblicazione della notizia sulla raccolta firme di Amare Fano, che ha portato davanti al sindaco le ragioni di 400 cittadini che chiedevano “la regolamentazione secondo la legge delle attività presenti sul territorio”, è partito un botta e risposta passato anche tramite Facebook. Sul famoso social network, ma anche nelle vie cittadine, molti hanno già preso posizione. Da parte loro, diversi esercenti, difendono la categoria, ricordando impegno e sacrifici spesi per riuscire a creare luoghi ed iniziative per i giovani, contribuendo a ridare vita al centro cittadino. Dall’altra parte sembrano essere diversi i residenti che si uniscono al desiderio di vedere una città più pulita ed ordinata soprattutto in seguito ai fine settimana, vista la presenza di “vetri rotti, escrementi, ma anche purtroppo di piccoli atti vandalici che si ripetono, uno su tutti quello delle fioriere divelte nelle vie del centro”. Altri invece credono sia “un’esagerazione parlare di inciviltà e di disturbo alla quiete pubblica, visto che ci si riferisce solo a qualche giornata al mese, per la quale si può avere pazienza”. I più, sono comunque d’accordo nel ritenere i cittadini che si rendono protagonisti di questi atti i veri responsabili di quanto accade. A questo segnale di inciviltà, secondo diversi fanesi, “la risposta va data non solo con la prevenzione che può prevedere leggi apposite che possano comunque tutelare anche le attività (come ad esempio quella dell’utilizzo dei bicchieri in plastica e non in vetro), ma anche tramite controlli mirati e sanzioni ai trasgressori”.
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