Un lettore sull’ospedale unico: “Le eccellenze le creano le persone, non la struttura”

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15 gennaio 2014

Da un lettore di nome Fabio Arrigoni, che dice di parlare come privato cittadino senza essere al momento coinvolto direttamente in partiti né liste civiche, riceviamo e pubblichiamo la seguente riflessione sull’ospedale unico, in risposta al parere dell’ex sindaco di Pesaro Aldo Amati che ritrovate qui:

 

“Ed ecco che ci riprovano: Io non so chi abbia scritto l’articolo, o la riflessione… non lo conosco e mi scuso eventualmente per questo, ma la sostanza è sempre quella. L’autore dice: “Non chiamiamolo ospedale unico, ma ospedale di categoria superiore. 
Orbene; chiamiamolo pure come vi pare, ma la sostanza non cambia, e stringendo al succo, la sostanza è che verrebbero smantellati due ospedali per costituirne uno solo paventando chissà quale eccellenza. Ripeto, io non conosco l’autore di questa missiva, ma sarebbe interessante capire da dove nasce questa sua convinzione fragile, perché in buona sostanza i fatti dimostrano esattamente il contrario di ciò che sostiene. 

– Il discorso della strumentalizzazione del tema in effetti esiste…. esiste e ha una rilevanza politica elettorale fondamentale poiché attorno al progetto alla realizzazione, alle varie concessioni necessarie, corrispondono vere e proprie montagne di euro, di conseguenza dove ci sono montagne di euro si nascondono appalti e migliaia e migliaia di voti che vengono attinti dal bacino di chi in un modo o nell’altro è coinvolto nel progetto a partire dallo stato embrionale.

– Una struttura che comporta un immane consumo di denaro pubblico non garantisce un ipotetica eccellenza come stanno continuamente cercando di propinarci per far cambiare idea a chi è contrario, tra l’altro sembrerebbe che al solito ce se ne infischia dei cittadini, ma si passa sopra a tutto e a tutti in virtù di accordi già presi e probabilmente irrevocabili se si cerca di chiudere ogni volta perentoriamente la discussione. Personalmente continuo a pensare che le eccellenze le creino le persone, non le strutture strapagate con i soldi pubblici per giustificare le uscite nel bilancio cittadino e provinciale. Mi risulta che a Pesaro ad esempio, vi siano macchinari e sale operatorie mai utilizzate per carenze di personale specializzato abilitato all’uso, quindi non credo vi sia necessità di un nuovo ospedale, se non si prepara al meglio il personale, e se non si ha personale sufficiente…. (Mi risulta infatti che tra Pesaro e Fano, il personale attuale è praticamente costretto a fare il doppio turno in molti casi). Quindi di quale eccellenza vogliamo parlare?

– Non dobbiamo chiamarlo ospedale unico, ma ospedale di categoria superiore…. E perché non “Hospital Hotel Luxury”? Farebbe più chic, inoltre sarebbe ancora una volta più esclusivo…. Vi potrebbe infatti essere una corsa all’ultimo letto disponibile che si aggiudicherebbe chi può pagarselo…. Non chiamiamolo unico, ma quanti ospedali e presidi ospedalieri rimarrebbero? Nelle urgenze invernali, con le strade dell’interno ghiacciate o totalmente coperte di neve, come farebbero i mezzi di emergenza a partire dall’ospedale “di categoria superiore” a raggiungere il contribuente che vive nell’interno e subisce ad esempio un attacco cardiaco? Abbiamo forse il privilegio di godere di un efficiente elisoccorso a Pesaro? Quanti presidi ospedalieri in grado di far fronte ai casi più gravi e che necessitano interventi immediati avremmo nei centri all’interno del territorio? Mi pare dunque che le strumentalizzazioni non provengano dalle domande che pone un comune cittadino (in nessuna lista civica o elettorale peraltro), ma le strumentalizzazioni vengano dagli emissari di questa amministrazione a senso unico, e da chi stando al loro cospetto, ne tiene le parti non certo in buona fede anche se vorrebbe apparire neutrale…

Ricordo inoltre, per chiudere, che gli ospedali della Romagna sono cresciuti per la competenza del personale frequentemente portato all’aggiornamento e all’apprendimento di nuove tecniche all’avanguardia nel proprio lavoro, non costruendo strutture a vanvera inutili che servirebbero solo ed esclusivamente a perpetrare sprechi su sprechi con benefici solo di talune amministrazioni….

Fabio Arrigoni

2 Commenti to “Un lettore sull’ospedale unico: “Le eccellenze le creano le persone, non la struttura””

  1. gianfranco scrive:

    condivido pienamente quanto scritto dal sig. fabio arrigoni. la nostra sanità in questo momento è in uno stato pietoso; inadeguatezza professionale, disorganizzazione strutturale, disagi crescenti per gli utenti/pazienti…smantellare due ospedali per crearne uno a misura di interessi particolari non poterà nessun beneficio a chi avrà bisogno di cure!!!

  2. Aldo Amati scrive:

    Molte delle cose dette dal sig. Arrigoni sono giuste. Tuttavia ci sono due concetti inaccettabili: primo, siccome negli appalti spesso c’è il magna magna, allora è meglio non costruire niente! Non sarebbe meglio chiedere a chi di dovere di vigilare sugli appalti e noi elettori quando votiamo chiedere conto agli eletti?
    Secondo, non si fa una qualificata assistenza ospedaliera dentro a strutture spesso fatiscenti, ssovraffollate, con la gente che deve aspettare nei corridoi degli scantinati, ecc. Anche il personale bravo in queste condizioni non può fare miracoli.
    Il personale che oggi è insufficiente nei singoli ospedali, riuniti in una moderna struttura, senza più doppioni, forse sarebbe sufficiente.
    Perciò ripongo la domanda: è meglio avere tanti “ospedaletti” sottocasa? o è meglio fare qualche chilometro in più(oggi per andare a curarsi in ospedali specializzati funzionanti se ne fanno anche 200) per curarsi in ospedali che mi danno la sicurezza di un trattamento sollecito e adeguato?

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