di Redazione
22 gennaio 2014
PESARO – Altro che Parma dop, il prosciutto servito ai pazienti del San Salvatore di Pesaro dal 2008 al 2011 proveniva dall’estero, precisamente dalla Romania. Questo secondo i Nas di Ancona, che dopo un controllo alle cucine dell’ospedale pesarese hanno messo nel mirino una ditta marchigiana (non pesarese) che avrebbe dovuto fornire, da capitolato d’appalto, il ben più costoso prosciutto di Parma.
“Nessuna frode, il capitolato si riferiva solo ai prosciutti interi, non a quelli lavorati, affettati e forniti imbustati”, si sono difesi i legali della ditta. La Coldiretti Marche, però, pensa che serva “accelerare sulla promozione dei cosiddetti appalti verdi nelle mense, favorendo il consumo di prodotti agricoli del territorio che garantiscono anche migliore freschezza e qualità e tutelano l’ambiente”.
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