di _
22 gennaio 2014
La Fano dei Quartieri
FANO – Il parcheggio dell’ex Foro Boario vede la sosta di diverse centinaia di macchine fino a divenire migliaia nell’arco dell’intera giornata accogliendo, quale parcheggio di riferimento per líospedale e centro storico, anche molti ospiti non fanesi.
Ancora oggi trovarsi di fronte a diversi escrementi di cavallo (non cani di grossa taglia, ma di cavallo vero e proprio, sic!) lascia sconcertati ed allibiti tanto da far pensare, in una sorta di dÈja vu, ad un romantico e bucolico ritorno al passato trattandosi di ìex mercato delle bestie.
Armati di positivi pensieri, e visto il livello delle manifestazioni artistico culturali che la nostra Città ci ha riservato in questi anni, abbiamo da subito pensato ad una iniziativa artistico/culturale di neorealismo dove ìinsigni artistiî hanno inteso, con líopera realizzata, contrapporre lo struggente, ed impari, confronto fra i cavalli a quattro zampe e quelli a quattro ruote, tristemente rinchiusi dentro un motore, certi di interpretare líartistica volont‡ nel mettere in risalto la grande distanza tra cultura umanistica del passato e quella tecnico-scientifica moderna. Ma lo spessore di un cotanto progetto artistico, cosÏ complesso ed articolato nelle sue fasi organizzative, ci ha fatto desistere dallíipotizzare una cosi sopraffina ed accurata realizzazione.
Giunge dunque fulminea la risposta che vede il lungimirante e risolutivo progetto della Città della Fortuna nel voler, quale amministrazione del fare, dare un fattivo e concreto stimolo e rilancio alla crisi economica nel far sÏ che i propri ignari cittadini vengano letteralmente baciati dalla nostra amata dea bendata con la sola apposizione della propria orma magari di notte.
Ma, anche in questo caso, l’aver visto il volto del fortunato concittadino baciato ci ha fatto desistere nella nostra più rosea e benevola interpretazione.
Ci viene dunque in soccorso la vicinanza di due ìisole ecologicheî (ormai divenute vere e proprie discariche a cielo aperto) che ci hanno fatto pensare ad un simpatico gioco ad indovinelli, dove i fruitori del parcheggio si trovano coinvolti nel dover stabilire quale tipologia di rifiuto sia lo stallatico (umido o indifferenziato?) ed in particolare, cosa ben pi˘ ardua, stabilire il suo giorno di ritiro vista, ancora oggi, líaromatica presenza.
Sconsolati nel non aver, anche in questo caso, trovato la soluzione al quesito ci siamo orientati nellíattribuire tale ingombrante presenza alla manifestazione della benedizione degli animali tenutasi domenica scorsa sicuri di assistere, oggi, al solito e struggente balletto sulle competenze e responsabilit‡ ma in particolare certi che toccher‡ sempre, e solo a noi cittadini, spalare, nel vero senso della parola, la merda pur di dare una parvenza di dignità a questa nostra malconcia Città; non più alla frutta ma, ahinoi, nella merda.
Lascia una risposta