24 gennaio 2014
PESARO – Seconda squadra campana sulla strada della Vuelle, dopo Avellino è il turno di Caserta che si appresta ad affrontare i ragazzi di coach Dell’Agnello, rinfrancati dal ritorno alla vittoria e dai nuovi arrivi che dovrebbero migliorare un roster magari non ancora ai livelli delle avversarie, ma che si è cercato di rinforzare nel miglior modo possibile considerando le scarse risorse economiche disponibili, con la questione sponsor che ormai si è colpevolmente arenata nelle sabbie mobili della crisi e dell’indecisione, con altre realtà che pur faticando, riescono ad aggiungere nuovi tasselli al loro organigramma societario, mentre Pesaro rimane ferma alle 10 aziende che formano il Consorzio, da lodare ed elogiare per il loro sforzo, ma che avrebbero bisogno di forze fresche per non far impazzire il presidente Ario Costa, alle prese con contributi e scadenze burocratiche, finora sempre rispettate in nome di quel pareggio di bilancio che è il vero obiettivo di fine maggio, ma che non permette di eccedere in facili promesse ed ingaggi impossibili da onorare, come invece sta accadendo in altre realtà non troppo distanti da Pesaro.
La Pasta Reggia Caserta è una delle squadre più imprevedibili del campionato, capace di grandi imprese e di clamorosi tonfi, con americani che non sempre riescono ad esprimersi al top e senza un vero leader al quale affidarsi nei momenti topici del match, all’andata la Vuelle perse dopo un supplementare, aprendo quella maledizione dell’overtime che ancora ci perseguita, anche se a differenza delle partite successive non fu la Victoria Libertas a sprecare un buon vantaggio per arrivare a giocarsela allo sprint, ma furono i campani ad impantanarsi, era però ancora la Vuelle di Hamilton, con Turner alla ricerca di un ruolo ben definito all’interno del gruppo ed Anosike che cominciava a farsi valere sotto canestro, domenica prossima in Campania speriamo di trovare una squadra più carica a livello psicologico rispetto a quella di tre mesi fa e pur consapevoli dell’estrema difficoltà di partire sempre da sfavoriti, speriamo di riuscire a ribaltare qualche pronostico strada facendo.
LA PARTITA DELLA SETTIMANA
Pasta Reggia Caserta (14 punti) – Victoria Libertas Pesaro (6 punti)
Domenica 26 gennaio – ore 18.15 – PalaMaggiò di Caserta
Risultato dell’andata: Pesaro – Caserta 84-93
Diretta televisiva su TVRS – canale 111 del digitale terrestre
L’AVVERSARIA DELLA SETTIMANA
Formazione ben assortita quella casertana, con diversi elementi validi che possono a turno rendersi protagonisti, il playmaker della squadra è Stefhon Hannah che dopo un lieve malore accusato nell’ultimo turno dovrebbe essere regolarmente al suo posto con l’esperto Marco Mordente pronto a subentrargli per ogni eventualità. La guardia americana Chris Roberts è un amante del gioco in velocità, con una mano non proprio educata dalla linea da tre punti, mentre dopo la partenza di Moore, l’ala Jeff Brooks si è visto aumentare il suo minutaggio, grazie a buone doti balistiche unite ad una notevole velocità, sotto canestro è arrivato dalla settimana scorsa l’ex veneziano Easley, coadiuvato nelle lotte sotto i tabelloni dal connazionale Carleton Scott.
Oltre a Mordente, coach Lele Molin può far partire dalla panchina Michele Vitali, che sta viaggiando a cifre di tutto rispetto e Giovanni Tomassini, entrambi classe ’91, che si stanno ben comportando con ampio minutaggio a disposizione, qualche minuto anche per il veterano Andrea Michelori, sempre pericoloso nelle bagarre sotto canestro.
IL MOMENTO DELLA SQUADRA
In: Perry Petty (11.7 p.ti – 39% da 3 – 79% liberi – 3.1 ass.)
Out: Alvin Young (8.6 p.ti – 15% da 3 – 66% liberi – 1.6 ass.)
In: Luigi Dordei (12.0 p.ti – 8.0 rimb. – 35% da 3)
Out: Alessandro Amici (4.3 p.ti – 2.8 rimb. 14% da 3)
Se la Vuelle fosse una squadra del Fantabasket, la dirigenza biancorossa avrebbe fatto il colpo grosso, considerando che con gli stessi soldi in entrata ed in uscita, sulla carta, la VL sembra essere uscita rinforzata da questa fase del mercato, ma sarà veramente così?
Partiamo dai numeri, che per i nuovi arrivati sono riferiti a campionati sicuramente di minor difficoltà rispetto alla serie A italiana e per questo da prendere solamente come punto di riferimento, ma è chiaro che si è cercato di migliorare un roster che si portava dietro il peccato originale della mancanza del play dall’estate scorsa e che speriamo di aver risolto con l’arrivo di Petty, sul quale forse nutriamo troppe aspettative prima di vederlo dal vivo con i nostri occhi, ma che dovrebbe portare in dotazione tutto quello che Pecile fatica ad esprimere: leadership, timing nel servire la palla sul pick and roll, proprietà di palleggio, difesa energica sui portatori di palla avversari senza stamparsi sempre sui blocchi e soprattutto gestione oculata dei minuti finali, con la non remota speranza che sia una valida alternativa a Turner quando la palla tornerà a scottare.
Discorso diverso quello relativo a Luigi Dordei, 33enne, gradito ritorno dopo la stagione 2006-07, nell’anno di transizione dalla serie B alla serie A, in una Legadue che aveva visto la Scavolini vincere i playoff nella finale contro Pavia. All’ex imolese si chiedono 10-15 minuti di qualità, principalmente come cambio di Trasolini da quattro tattico, mentre se dovesse giocare da centro puro faticherebbe e non poco ad imporsi sui più fisici e grossi pivot avversari, mentre Amici rimaneva oltre venti minuti sul parquet senza lasciare grosse tracce, contribuendo anzi ad aumentare la gastrite di coach Dell’Agnello per suoi certi atteggiamenti sopra le righe.
Sul mercato c’era di meglio? Sicuramente sì per quel che riguarda il play, ma si doveva alzare il budget disponibile ed è giusto concedere fiducia a chi è stato così abile da prendere Anosike e Turner in estate, mentre dei nomi di lunghi italiani circolati in questi giorni, quello di Dordei era il più spendibile, con le sole alternative di prendere un veterano in piena parabola discendente o uno juniores in prestito dalle big con tutti i rischi del caso, l’ex imolese arriva a Pesaro pienamente allenato, avendo giocato fino a domenica scorsa, con una buona tecnica di base che gli consente di duellare nella lotta a rimbalzo ed una discreta mano dai 6.75, non possiede dei grandi movimenti spalle a canestro e i suoi punti arrivano da tiri dai tre-quattro metri frontali o dagli angoli, in difesa tiene discretamente l’avversario diretto, soffrendo contro quattro atletici e di grossa stazza.
In conclusione la Vuelle, da quelli che saranno i suoi ultimi movimenti sul mercato per questa stagione, esce indebolita o rinforzata? Propenderemmo per la seconda ipotesi, sperando che finalmente tutti i tasselli si incastrino nel modo giusto e coach Dell’Agnello sappia trarre profitto dai nuovi arrivati, siamo sempre ultimi ma leggermente più ottimisti per il futuro, speriamo di non rimanere delusi.
IL DUELLO CHIAVE
O.D. Anosike vs Tony Easley
Si riaffrontano a distanza di quindici giorni, grazie al mercato sempre aperto che ha permesso il trasferimento di Easley da Venezia, dove Markovski gli ha preferito il suo pupillo Crosariol, a Caserta. Due settimane fa il duello finì in parità con Anosike che si era colpevolmente adeguato alla brutta partita dei compagni, domenica il pesarese ha l’occasione di riscattarsi e di continuare nella sua opera di demolizione sistematica dei centri avversari.
UN PO’ DI NUMERI
Statistiche individuali
Elston Turner quarto nei minuti giocati e nelle perse, sesto nei punti realizzati, Bernardo Musso sesto nelle palle recuperate, Andrea Pecile settimo nella percentuale ai liberi, O.D. Anosike primo nella valutazione, nei rimbalzi e nei minuti giocati, secondo nei falli subiti.
Statistiche di squadra
Pesaro seconda nei falli subiti e nei rimbalzi offensivi, quarta nelle palle perse, quartultima nella percentuale da due e dalla lunetta, penultima in quella da tre e ultima nella valutazione e negli assist.
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