26 gennaio 2014
PESARO – Clamoroso a Todi, da dove peraltro arriva un segnale anche al Volley Pesaro che sarà nella splendida città il 9 febbraio, alla ripresa del campionato dopo la pausa del prossimo fine settimana: la squadra umbra ha sconfitto la favorita Lardini, impedendo alle ragazze di Filottrano il controsorpasso ai danni della squadra di Matteo Bertini. Todi ha vinto 3-1 (25-15; 26-24; 23-25; 25-22). Di conseguenza, Pesaro chiude al terzo posto il girone d’andata.
In poco più di 24 ore, tre grandi sorprese: Olbia sconfitta a Loreto, Bastia che lascia un punto a Cagliari e infine la battuta d’arresto della Lardini. Non ci sono certezze, soprattutto in trasferta. L’allenatore pesarese lo predica da tempo.
“Non dimentichiamo, l’ho detto altre volte, che Olbia fa trasferte difficili e non arriva mai in condizione perfetta alle partite. Questo niente toglie ai meriti di Loreto, che con l’innesto di Grizzo, opposto da 20 punti a partita, ha elevato il proprio livello. Grizzo dà tantissimo equilibrio sulla palla alta, dove Loreto stava faticando. E’ vero, però, che non ci sono risultati scontati. L’abbiamo ribadito anche noi nel primo set con Rieti. Se non spingi subito, rischi di perdere. E’ un campionato molto equilibrato e molto entusiasmante”.
Con Rieti, tre punti in più in classifica dopo una partita che non passerà alla storia della stagione fra quelle da ricordare… Anzi.
“Sicuramente si è visto di meglio, soprattutto pensando al primo set. Mi dispiace perché avevamo lavorato molto in settimana su difese e alzate. Rispetto alla settimana prima, alla sconfitta di Olbia, la qualità della difesa è migliorata come tocco, ma non è migliorata la qualità delle alzate. Ciò non ha permesso di attaccare bene con palla alta. Potevano fare meglio al muro dal punto di vista tecnico, perché nell’aspetto tattico abbiamo applicato quanto preparato. Volevamo tenere la fast e la pipe e davanti avevamo Carrara, opposto che fa tanti punti. L’abbiamo limitata, credo non abbia messo giù una sola pipe…”.
Però, un break del secondo set (19-13) è nato da un doppio consecutivo muro firmato Fiesoli, protagonista di tre murate nel parziale.
“Perché quando facciamo le cose giuste, siamo una bella squadra. E io m’arrabbio perché per le nostre caratteristiche fisiche dovremo murare di più. Il muro è un fondamentale su cui sono fissato e non ci sto a vedere le cose fatte male…”.
A un certo punto si è arrabbiato molto…
“Non per le invasioni di Gioia, perché significano aggressività e tanta voglia di fare punto. Ha sfiorate la rete due volte e l’arbitro è stato bravo a vederle, ma sono cose che capitan. Mi sono arrabbiato sulle direzioni, sul guardare le attaccanti, sulle scelte da fare. Mi sono arrabbiato anche con Boriassi quando rimane in mezzo e non arriva da alcuna parte. E – ripeto – mi arrabbio perché possiamo murare di più”.
Da Cagliari e Loreto erano arrivate notizie importanti, caricando l’ambiente, ma avete rischiato di rovinare tutto con un primo set da ricordare solo per il risultato.
“L’abbiamo ripreso per i capelli con un doppio cambio (Trinci e Sacchi per Carraro e Gioia; ndr). Brave le ragazze che sono entrate… Sono contento della panchina che dà il suo contributo. Brava Eva, sia in battuta sia al muro”.
A proposito: perché deve trascorrere sempre un set per farvi entrare in partita?
“Avevo chiesto alle ragazze di avere subito grande intensità di gioco, di scendere in campo con tanta voglia di giocare. La sensazione che si aveva è dell’insoddisfazione. Non c’era una ragazza contenta. Ho provato a fare qualcosa, ma era dura. Bastava sbagliare una palla e l’insoddisfazione cresceva. Non può e non deve essere così. Dobbiamo pensare che abbiamo preso tre punti che ci riavvicinano alle altre…”.
E’ finito il girone d’andata: un bilancio?
“Credo che dobbiamo lavorare di più. Stiamo calando in attacco e contro Rieti abbiamo pagato la giornata di Giulia Carraro, che stava male. Non si è allenata mercoledì, giovedì e venerdì ha faticato a finire l’allenamento e dopo il riscaldamento pre partita era già affaticata”.
Le incomprensioni con Salvia e con Gioia sono dipese dalle oggettive difficoltà di Carraro?
“Quando non si sono trovate avevamo chiamato un gioco largo, la palla si è spostata un poco, Valentina è rimasta sullo stesso punto, mentre Giulia ha mantenuto la traiettoria d’alzata. Un’incomprensione. Per quanto riguarda Caterina Gioia, avevamo chiamato uno schema di 4, una palla corta. L’appoggio era un pochino staccato e Giulia ha cambiato, giocando una 6, però quella palla lì deve cambiarla l’attaccante. Le difficoltà di Giulia sono imputabili solo alle sue precarie condizioni fisiche causa l’influenza che l’ha colpita in settimana”.
Vista da fuori l’impressione è che la vostra non sia una vera fast.
“Stiamo cambiando, è una palla B, mentre stiamo ammorbidendo la lunga. Per due motivi: 1) è più facile l’intesa; 2) si riesce a giocare anche con una palla un pochino staccata. La fast di primo tempo è molto difficile con la fast staccata. Abbiamo messo come regola una fast più corta che si chiama B e ha dato buoni frutti a Olbia, meno con Rieti, però siamo sulla buona strada per metterci a posto con l’attacco di Boriassi, che per noi è molto importante”.
Tornando alla partita con Rieti: ci sono aspetti positivi, oltre ai tre punti?
“La qualità della ricezione, migliorata tanto rispetto alle ultime prestazioni. Dobbiamo continuare a lavorare e proseguire su questa strada… E’ giunto soprattutto il momento di lavorare forte in attacco perché qualche problemino c’è”.
E pensare che da fuori avevamo visto in difficoltà, sul servizio avversario, Battistelli, che al momento ha preso il posto di Micheletti nel ruolo di libero… Bertini dissente totalmente, tanto da chiederci che partita avessimo visto…
“Non ci sta l’errore per la posizione di partenza, molto lunga. Studiamo le battute avversarie e sappiamo che talvolta bisogna fare un passo avanti, altre un passo indietro, modificando la posizione. Nel complesso, però, con Rieti abbiamo ricevuto bene. Con Casette avevamo sofferto molto, a Olbia di più. Stasera (sabato; ndr) ho visto la squadra più brillante. Resta che dobbiamo stare dove diciamo. Se la palla cade da un’altra parte, brave le avversarie; se invece cade dove diciamo noi, non va bene”.
La nuova classifica
Perugia 31
Olbia 30
Pesaro 29
Casette d’Ete 28
Bastia e Filottrano 27
Firenze 20
Loreto 16
Todi e Rieti 14
Figline Valdarno 12
Pagliare 11
Trevi 10
Cagliari 4
Bravo bertini sono daccordo con te la Battistelli migliore in campo non poteva fare meglio ovvio qualcosa sbaglia ma è molto più scattante e veloce rispetto alla micheletti i pallonetti non cadono piu con lei!
Bravo bertini sono daccordo con te la Battistelli migliore in campo non poteva fare meglio ovvio qualcosa sbaglia ma è molto più scattante e veloce rispetto alla micheletti i pallonetti non cadono piu con lei