28 gennaio 2014
PESARO – I termini per i trasferimenti invernali sono scaduti e Volley Pesaro riparte dalle magnifiche dodici che hanno conquistato il terzo posto alla conclusione del girone d’andata.
La società dei presidenti Barbara Rossi e Giancarlo Sorbini ha resistito alle lusinghe che circolavano da tempo sull’interessamento di club di categoria superiore per alcune delle ragazze a disposizione di coach Bertini. E non ha voluto prendere in considerazione cambiamenti che pure avrebbero potuto dare miglioramenti. All’immediato, i dirigenti pesaresi hanno preferito il progetto, la tutela del gruppo, di tutte le protagoniste.
“E’ da qualche anno – commenta Barbara Rossi – che crediamo in un progetto basato sulle giovani. La scelta di portare a Pesaro Matteo Bertini per aiutare la crescita delle ragazze è stata la logica conseguenza. E’ vero che prima era in funzione della squadra che disputava la serie A e oggi non c’è, ma a noi piace lavorare così…”.
Soprattutto quando avete fra le mani un bel gruppo come quello guidato dal capitano Alessia Fiesoli.
“Mi dà fiducia la passione che questo gruppo ha per il lavoro. La ragazze non si tirano mai indietro e quando non funziona qualcosa sono pronte ad andare in palestra per ascoltare Matteo e risolvere il problema. Per tutti questi motivi, non aveva senso cambiare anche una sola pedina del mosaico, di una squadra che mi piace molto. E mi piacciono molto le singole ragazze. Siamo uniti da qualcosa che va oltre il risultato finale… Poi vedremo cosa faremo, ma io credo più nella forza del gruppo che nella vittoria conquistata da una singola giocatrice. Ritengo sia una bella soddisfazione vedere battersi ragazze che mancano quasi tutte d’esperienza, ma non di talento. Mai ci siamo nascosti dietro la gioventù, mai è stata un alibi per le difficoltà. E non dimentichiamo che abbiamo due ragazze che fanno parte della Nazionale juniores e altre che hanno giocato già per obiettivi importanti, conseguendoli (Carol Zuccarini; ndr). Non le abbiamo prese a caso. Oggi, anche alcuni allenatori scoprono Caterina Gioia che sta facendo grandi cose; molti, in questo girone, non la conoscevano. E’ vero, sono giovani, ma non giovani qualsiasi e in loro vedo la forza necessaria per superare ogni difficoltà pur di continuare a crescere”.
Intanto siete al terzo posto: soddisfatta?
“Ho letto il suo commento sulla classifica, è condivisibile. Perugia è meritatamente in testa, in un girone in cui tutte possono battere tutte. Forse è vero che abbiamo lasciato per strada qualche punto, ma in un percorso di crescita ci sta, soprattutto perché aiuta a capire cosa va e cosa non funziona. Sinceramente, dopo la sconfitta di Olbia, ho visto subito, alla ripresa degli allenamenti, un gruppo, allenatore compreso, con una consapevolezza straordinaria sul lavoro da fare per crescere e raggiungere un livello più alto. Rispondendo alla domanda, sì, mi ritengo soddisfatta. Malgrado alcune difficoltà, ho la sensazione che dirigenti, allenatore e ragazze stiamo lavorando nella stessa direzione. Un’unità di intenti che – sono convinta – può aiutarci”.
Vorrei sottolineare un aspetto: le due che vi precedono sono forti e soprattutto esperte.
“Non mi piace parlare delle altre squadre, ma anche sabato scorso mi dicevo: va bene, non è stata una partita esaltante, ma abbiamo vinto contro Rieti che allinea ragazze che giocano da anni e anni…”.
Presentando la partita avevamo sottolineato che Voith esordiva in A2 un paio di settimane dopo la nascita della vostra Sofia Spadoni…
“Ecco perché ho fiducia nel gruppo e provo piacere a vederlo giocare. La classifica è corta, perché noi siamo a due punti dalla prima, ma altre sono a un passo da noi. Quindi è vero che ci sono sei squadre, ma io aggiungerei Firenze, che possono giocarsi l’accesso ai playoff…”.
Che girone di ritorno prevede?
“Combattutissimo. Per quanto ci riguarda, ho l’impressione che le nostre ragazze lavoreranno tanto per provare a raggiungere qualcosa d’importante insieme”.
Bello il gruppo, ma anche il contorno. Cogliamo l’occasione per rimediare a una nostra dimenticanza: quando siete tornati da Olbia, all’aeroporto di Roma Fiumicino avete trovato ad attendervi per portarvi a casa due pullmini guidati da Gianfranco Ioele e Leo Giulianelli.
“E’ stato un grande sostegno, oltre che un consistente risparmio economico. Persone vicine a noi perché vogliono esserci. Parlo di Gianfranco, di Leo, di Fiorino, ma anche dei tifosi che ci seguono con premuroso affetto. Pochi ma buoni mi sembra azzeccatissimo. Io e Giancarlo sentiamo che rinunciare alla serie A1 è stato capito, che in questa scelta non siamo soli. Il gesto di Gianfranco e Leo, i tanti chilometri per venire a prenderci e accompagnarci a casa, è stato molto bello e trasmette una grande passione. Dice Sandro Sardella (dirigente storico del volley pesarese; ndr): “La serie A non c’è più, ma a me questo sport piace”. Ed è sempre con noi, anche in trasferta”.
Doppia amichevole durante la sosta: mercoledì con San Giovanni in Marignano, squadra di serie B2
Domenica prossima il campionato si ferma. Riprenderà l’8 e 9 febbraio, con il Volley Pesaro in trasferta a Todi. Durante la sosta, la squadra di Matteo Bertini disputerà due amichevoli. La prima mercoledì 29 gennaio, alle ore 17,30, al PalaCampanara con la Lar Battistelli San Giovanni in Marignano, quarta in classifica nel campionato di serie B2, girone F. Sette giorni più tardi, il 5 febbraio, alle 17, ancora a Campanara, con il Team 80 Gabicce, che nello stesso girone è al secondo posto.
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