di Redazione

29 gennaio 2014

MONTECCHIO – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pesaro, unitamente a quelli delle Stazioni di Montecchio  e Tavullia, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, quattro giovani 20enni, 2 dei quali già noti per trascorsi di carattere penale, tutti residenti nelle zone tra Montecchio e località limitrofe, in quanto ritenuti responsabili di rapina aggravata, lesioni personali aggravate e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.

 

Gli arresti sono scattati nella mattinata di domenica 27, a conclusione di una intensa ma immediata attività investigativa, scaturita durante la notte precedente, dopo la segnalazione pervenuta sull’utenza di pronto intervento “112” da parte di un giovane del luogo, al quale dopo una violenta aggressione, era stata asportata l’autovettura in uso.

 

La vittima, che conosceva bene i suoi aggressori, veniva in un primo momento aggredita, fuori da un locale pubblico, con una mazza da baseball e casco da motociclista, da tre suoi “amici”, riportando lesioni al volto e copiosa perdita di sangue, tanto che si vedeva costretta a precipitosa fuga. Successivamente, dopo alcune ore, nell’incontrare nuovamente i suoi aggressori, questa volta a bordo di un’autovettura condotta da un altro giovane del luogo, nel tentativo di chiarire quanto avvenuto precedentemente, veniva nuovamente minacciato con l’utilizzo della citata mazza da baseball ed infine rapinato della propria autovettura. Il grave ultimo episodio subito conduceva il giovane a chiedere aiuto ai carabinieri.

 

Le immediate e continue ricerche consentivano ai carabinieri, nelle prime ore del mattino, di rintracciare a Tavullia i quattro giovani, che a bordo della propria autovettura, stavano facendo rientro dopo aver trascorso la notte in un locale notturno della vicina riviera romagnola, nonché di recuperare poco dopo in Gradara l’autovettura rapinata, che era stata nascosta in zona isolata, e sequestrare la mazza da baseball ed il casco utilizzati per l’aggressione. I primi accertamenti – ha spiegato il capitano De Gori – fanno ipotizzare che l’episodio sia riconducibile ad una “ritorsione” per comportamenti non graditi al gruppo. I quattro sono stati associati presso la Casa Circondariale di Pesaro a disposizione della locale Autorità Giudiziaria, per i provvedimenti di convalida degli arresti, previsti per la giornata odierna.

 

 

 

Articolo pubblicato in: Cronaca, Pian del Bruscolo, Pian del Bruscolo-Cronaca