di Redazione
30 gennaio 2014
PESARO – Nell’ultima classifica relativa alla libertà economica, elaborata da Wall Street Journal, l’Italia è 86esima su 178 paesi, ultima tra i Paesi industrializzati. E’ questo lo scenario nel quale le imprese italiane devono operare o meglio sopravvivere. La ricerca evidenzia passi indietro nella libertà monetaria, imprenditoriale e una corruzione diffusa.Il peso eccessivo della burocrazia è un altro fardello che le imprese italiane devono sopportare, che comporta un costo annuo di 30,98 miliardi, circa 7.091 € annui per ogni impresa. A tutto questo si aggiunge una riduzione del credito alle imprese, stimato da Banca di Italia, in un – 6% su base annua.
Anche e soprattutto la Provincia di Pesaro ha sofferto e sta soffrendo la crisi economica che ormai ha assunto dimensioni di una gravità impensabile fino a 5 anni fa, i numeri impressionanti: dal III trimestre 2009 al terzo trimestre 2013, si registra per la provincia di Pesaro e Urbino un calo del numero di imprese di ben 2.704 unità (una variazione pari a -6,8%). Considerando che in media ogni azienda ha 2,7 dipendenti nella nostra provincia abbiamo una perdita di circa 7.300 posti di lavoro ( circa 1800 all’anno ).
Di questo e delle proposte per un rilancio delle imprese attraverso una politica a loro favorevole si discuterà domani, sabato 1 febbraio, a Pesaro, all’hotel Excelsior (lungomare Nazario Sauro, 30) dalle ore 10 alle ore 13.
Se ne parlerà con:
On. Massimo Corsaro – Fratelli D’Italia
Roberta Crescentini – Fare per Fermare il Declino
Federico Leproux – Amministratore Delegato Teamsystem
Alfio Magnesi – Imprese che Resistono
Carlo Renzi – Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Pesaro
Vittoriano Solazzi – Presidente Assemblea Legislativa Marche
Federico Tonelli – Business Angel
Modera:
Saccardi Massimo – Direttore Provinciale Confapi Pesaro
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