MotoGp, si ricomincia. Da domani notte primi test 2014 in Malesia. A Sepang Pedrosa, Lorenzo e Rossi alla caccia del titolo di Marquez

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2 febbraio 2014

Signore e signori, si comincia. Finalmente, dirà qualcuno. Il motomondiale esce dal lungo oblio dell’inverno e i piloti si ributtano in pista per vedere che cosa sono riusciti a combinare di buono (e di cattivo) gli ingegneri durante la pausa.

Lo spagnolo Marc Marquez nel giorno del trionfo a Valencia

Lo spagnolo Marquez nel giorno del trionfo a Valencia

Si riparte dai test di Sepang (dal 4 al 6 febbraio) cui seguiranno altri test in Malesia dal 26 al 28 e prove pneumatici a Phillip Island dal 3 al 5 marzo ma solo per Honda Yamaha e Ducati. Nel frattempo i piloti della Moto2 e della Moto3 saranno in pista prima a Valencia (11-13 febbraio) e poi a Jerez (18-20). Le novità non saranno tantissime ma abbastanza per far incuriosire i tifosi. Vediamo di fare chiarezza, punto per punto.

MotoGp.  Il regolamento non è sostanzialmente cambiato: la Honda RC213V e la Yamaha M1 saranno sempre e comunque le moto da battere quest’anno. Nessuna delle due Case ha pensato di stravolgere le moto, ragion per cui le maggiori novità saranno quelle…che non si vedono, nascoste sotto le carene, soprattutto quelle della Casa di Iwata, alla costante ricerca di cavalli utili per reggere allo strapotere Honda.

Lorenzo per i bookmakers è il primo degli avversari di Marquez per la lotta al titolo iridato

Lorenzo per i bookmakers è il primo degli avversari di Marquez per la lotta al titolo iridato

Il lavoro più grande degli ingegneri sarà quello di fare arrivare al traguardo le moto con un litro di benzina in meno (da 21 a 20). Impresa non proprio facile, visto che lo scorso anno sia Rossi che Crutchlow a volte avevano difficoltà a chiudere il giro d’onore  I progettisti Yamaha, poi, dovranno trovare il modo di migliorare la moto in frenata, che guarda caso è il punto di forza della Honda. Lorenzo al proposito è stato chiaro, così come Valentino, vedremo presto se entrambi saranno stati accontentati.

Piloti. Piuttosto le novità più importanti sia Yamaha sia Honda (e anche Ducati) le hanno al di “fuori” delle moto e cioè nei box e nella stanza dei bottoni. Il team di Valerossi è cambiato completamente.

Valentino Rossi a un bivio: è ancora capace di vincere?

Valentino Rossi a un bivio: è ancora capace di vincere?

Come infatti anticipato in esclusiva da pu24.it a Valencia Valentino ha dato il benservito a Jeremy Burgess e al suo posto è arrivato Silvano Galbusera. Cosa singolare è che, per capirsi e andare d’accordo, i due avranno la bellezza di… 9 giorni prima del via in Qatar. Mica tanto. Ma se i due inizieranno con il piede giusto, visto che si stimano reciprocamente, il cammino sarà meno difficile. Quanto a Lorenzo per lui solo novità marginali come il cambio di due meccanici e nulla di più.

Sul fronte Honda, una novità riguarda Dani Pedrosa, che al muretto non avrà più l’”ingombrante” presenza del suo manager Alberto Puig diventato supervisore per conto della HRC nell’Asia Talent Cup.

Per Padrosa ai box non ci sarà più Alberto Puig

Per Padrosa ai box non ci sarà più Alberto Puig

Soprannominato “allegria” dal paddock intero, per il suo perenne broncio e la gioia di un bradipo che sprizza da tutti i pori, Puig è arrivato a punto di segnalare al suo pupillo tempi inesistenti sempre arrotondati per difetto che al Sachsenring culminarono con una caduta rovinosa e all’addio del probabile titolo iridato.

Anche Marquez ha deciso di rivoluzionare la squadra. Legato da sempre ai suoi amici meccanici spagnoli che lo seguivano in Moto2, ha pensato bene di lasciare liberi il gruppo di italiani che quest’anno lo hanno portato al titolo: addio quindi a  Bruno Leoni, Filippo Brunetti, Giulio Nava e soprattutto al mago dell’elettronica Cristian Gabarrini.  Che sia la mossa giusta? Mah. Di sicuro è rischiosa.

Crutchlow in Ducati: scelta giusta o grande rischio?

Crutchlow in Ducati: scelta giusta o grande rischio?

Ducati.  Qui i punti interrogativi sono molti e per i quali trovare le risposte giuste non sarà semplice. Partiamo dalla cima, cioè dal nuovo “capo dei capi”, cioè l’ingegner Dall’Igna, Direttore Generale di Ducati Corse in arrivo dalla Aprilia. Arrivato da poco, non ha potuto mettere mano ad un progetto tutto nuovo, ma di certo conoscendolo, avrà già apportato modifiche importanti alla moto 2013 che tanto male è andata lo scorso anno. Sepang dovrà dare risposte decisive sulla via da intraprendere.  Perché a Borgo Panigale si sta pensando addirittura ad una stagione alternativa a Honda e Yamaha. Se dal punto di vista dell’immagine farebbe comodo avere due moto Factory, è altrettanto vero che puntando sulle moto Open (che hanno preso il posto delle Crt) potrebbe dare innegabili vantaggi. Con le Factory infatti, Dovizioso e Crutchlow avrebbero una moto piuttosto “rigida”, nel senso dello sviluppo.

Redding è il nuovo acquisto del Team Gresini

Redding è il nuovo acquisto del Team Gresini

Le Open utilizzeranno un software dell’italiana Magneti Marelli, mentre le ufficiali potranno continuare a utilizzare dei propri programmi specifici. Tuttavia, i piloti Open avranno a disposizione 12 motori nell’arco della stagione da sviluppare liberamente, contro i 5 propulsori Factory che invece non potranno subire alcuna modifica. In più, mentre le moto Open avranno un serbatoio di 24 litri, le GP come detto scenderanno a  20. Cosa scegliere, quindi? Rebus non di poco conto.

Smith e Espargarò insieme al team manager Poncharal del team Tech3

Pol Espargarò e Bradley Smith insieme con il team manager Poncharal del team Tech3

Debuttanti. In griglia volti nuovi: da Pol Espargaro (che è andato forte a Valencia con la Yamaha) a Scott Redding (con la nuova RCV1000R dall’inglese Leon Camier  con la Aprilia (senza ancora la distribuzione a valvole pneumatiche) affidata a  Iodaracing (compagno del nostro Petrucci) ma assente nel primo turno di test a Sepang al francese Mike di Meglio (ex iridato 125 nel 2008. E occhio ai piloti dei team satelliti capaci di andare forti e anche di più dei piloti ufficiali.: da Alvaro Bautista (Team Gresini) a Stefan Bradl (LCR di Lucio Cecchinello) a Bradley Smith (Monster Tech3). A supportare gli sforzi Ducati in questo primo test malese ci sarà anche il pilota collaudatore Michele Pirro. Il panorama si completa con Abraham, Aoyama e Hayden che guideranno delle Honda cui la Yamaha risponde con un pacchetto FTR (che comprende motore, telaio e sospensioni fornito al team NGM Mobile Forward che farà correre Colin Edwards e Aleix Espargarò.

Hayden: l'avventura ricomincia con una Honda

Hayden: l’avventura ricomincia con una Honda

Orari. La MotoGp scenderà in pista il 4 e 6 febbraio dalle 10 alle ore 18 locali (attenzione, la Malesia ha un fuso orario di +8 ore rispetto all’Europa, quindi per chi vorrà seguire le prove dovrà essere nottambulo e seguire le prove a partire dalle 2 di notte di domani. Il sito motogp.com avrà costanti aggiornamenti da Sepang mentre la piattaforma Sky, che da quest’anno rimpiazza Italia1 inizierà a seguire le prove avendo sul posto il giornalista Sandro Donato Grosso con una troupe che collaborerà con i tecnici della Dorna.

4 Commenti to “MotoGp, si ricomincia. Da domani notte primi test 2014 in Malesia. A Sepang Pedrosa, Lorenzo e Rossi alla caccia del titolo di Marquez”

  1. Etta80 scrive:

    Manca poco. I tifosi contano i minuti… Con o senza benzina in meno sempre DAI GASSSSS!!! 😉

  2. svalvolato scrive:

    Si comincia e spero con tutto il cuore che la Ducati vada forte. A Borgo Panigale hanno lavorato duro e ….ricominciano da Stoner….

  3. Brusco 54 scrive:

    Caro Enrico so che tu la notte…. xchè per i nostri affezzionati lettori ogni tanto in tempo reale non scrivi qualche aggiornamento?
    Ps Richiesta pubblica amichevole senza impegno….

    • Enrico Biondi scrive:

      Non prometto nulla, si comincia alle 2 di notte ora italiana, ma conoscendo i nostri prodi saranno pochi quelli che scenderanno in pista subito. Ma non si sa mai… Ciao a tutti!

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