L’uomo Delmonte da sette anni dice sì alla Camb: “Orgoglioso di rappresentare il territorio”

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5 febbraio 2014

Il capitano della Camb Montecchio Emanuele Delmonte

Il capitano della Camb Montecchio Emanuele Delmonte

MONTECCHIO – E’ il fedelissimo della Camb. Emanuele Delmonte, classe ’79, da sette anni veste la stessa casacca, e lo fa con grande orgoglio, dopo aver militato anche in C1 con la Cmt Montecchio.

“Sì perché io sono di Montelabbate e ho iniziato a giocare a pallacanestro a Montecchio quando avevo 6 anni, quindi mi sento di rappresentare davvero il mio territorio, che ha una sua tradizione”.

Playmaker e capitano, ha davvero in mano le chiavi della squadra, sia tecniche che emotive: “Col passare degli anni vivo sempre meglio il mio ruolo di leader – racconta -. Intanto perché sono un jolly e in campo riesco a coprire più ruoli nel reparto esterni e poi perché mi sono dato una calmata a livello caratteriale… quando ero più giovane ero veramente focoso”.

Faceva il pari col suo allenatore-presidente, Massimo Morelli.
“Vero, lui è un vulcano come me. Ricordo certe partite in cui abbiamo fatto da matti – ride -. Ma persone come lui e come Fiorenzo Massarini, che da anni portano avanti la pallacanestro nella nostra zona vanno solo ringraziate perché regalano un’opportunità a tanti bambini e ragazzi di avvicinarsi allo sport. E ogni anno trovare sponsor e risorse per proseguire l’attività è sempre più difficile: ma loro non s’arrendono”.

Parla come un futuro dirigente, ma oggi la voglia di giocare è ancora tanta. Sabato prossimo, alle 21, al palas di Montecchio arriva il Porto Potenza Picena.
“Dopo la sconfitta con le Teste Matte vogliamo tornare alla vittoria. Siamo in una buona posizione in classifica, il nostro obiettivo sono i playoff, ma senza ambizioni perché non ci sono i soldi per fare la serie superiore…”.

La Camb è una squadra alla quale piace giocare di corsa.
“Siamo una compagine prettamente offensiva, la velocità è il nostro pregio ma anche il nostro limite, perché alle volte forziamo. La difesa? Un optional – ci scherza su -. Ma non scriverlo, che poi se lo legge Morelli s’arrabbia!”.

Sposato con tre bambini, per ora non è riuscito ad avviarne nessuno verso la palla a spicchi…
“La primogenita pratica volley, il secondo calcio, adesso spero nel terzo. Qua c’è la realtà dei Tigers che ha cresciuto tanti ragazzini che poi si sono appassionati. E noi vogliamo che la Camb abbia sempre un serbatoio nel quale pescare i giovani per l’avvenire”.

Intanto Emanuele fa la chioccia a una squadra che, a parte tre elementi, schiera tutti ragazzi della zona. Chapeau.

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