“Utopia, l’ospedale che non c’è”

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10 febbraio 2014

PESARO – Partiamo da una considerazione: da quanto tempo si parla di un nuovo ospedale a Pesaro? Da almeno 30 anni, quindi su questa questione le amministrazioni di sinistra e di centro sinistra hanno fallito. Ed ha fallito anche il Sindaco Luca Ceriscioli che oggi deve ammettere: “Non si può lasciare l’azienda ospedaliera in queste condizioni: sono allo stremo”.

Sembra essere passata inosservata una gravissima sua affermazione apparsa sulla stampa: “ … gli enti locali non possono rimanere indifferenti … . Non è una minaccia né ricatto – Noi (e con il plurale include anche la vicina Fano) chiediamo semplicemente il mantenimento di una promessa … “. Le sue parole, poi, diventano il titolo virgolettato dell’articolo a cui faccio riferimento: “O tornano i sei milioni o stavolta parlo io”. Ma come, l’art. 22 primo comma dello Statuto del Comune di Pesaro non prevede il diritto all’informazione della popolazione? I cittadini pesaresi hanno il diritto di sapere! Chi scrive questa considerazione è consapevole che uno “spirito comunale” fra i cittadini è necessario per rendere il comune forte e indipendente. Alexis De Tocqueville nel suo libro “La democrazia in America” scrisse: “Ora, togliete la forza e l’indipendenza al comune, e non vi troverete più dei cittadini, ma dei semplici amministrati”. Chi scrive ha votato, nelle ultime due primarie, per il PD di Matteo Renzi. Chi scrive ha aderito alla lista civica “Solidarietà – Liberi x Pesaro”. La Dott.ssa Giuseppina Catalano, una dei suoi leader storici, agli inizi del 2011 scriveva: – La lista civica “LiberiXPesaro”,ha sempre avuto le idee molto chiare sull’Ospedale di Pesaro che,anzi, è stato il motivo fondamentale della sua nascita. “LiberiXPesaro”ha sempre sognato e lavorato per un Ospedale di eccellenza dove, al bisogno di salute, corrispondesse l’assistenza migliore. “LiberiXPesaro”resta la stessa lista civica che ha lottato per un IRCCS e per un nuovo ospedale nella zona della caserma, ma oggi, chiamata ad esprimersi sulla questione dell’Ospedale unico, vuole essere coerente al suo impegno di restare concreta e di esprimere un parere legittimato dalla sua storia e, contemporaneamente, aderente alla realtà e all’interesse della salute. – . Il candidato a sindaco Matteo Ricci nel suo discorso alla città ci ha fatto sognare di nuovo riprendendo il filo di un nuovo ospedale nella zona della caserma. Lo stesso Ricci non ha escluso né l’area pubblica di Muraglia né quella privata di Fosso Sejore. E’ convinto che un nuovo ospedale sia indispensabile. Avrà il mio sostegno! Anch’io ho la stessa convinzione: Pesaro (e Fano) ha (hanno) bisogno di un nuovo ospedale. Il dove lo decidano i cittadini con un referendum consultivo. Umberto Veronesi, uno tra i maggiori esperti mondiali per la cura dei tumori, ha spiegato perché. Il Comune di Pesaro acquisti 20.000 copie del suo libro intitolato “Una carezza per guarire” e lo distribuisca alle famiglie. Renzo Piano, uno dei più famosi architetti nel mondo, ha descritto la sua filosofia di progetto per un nuovo ospedale. “E’ una sorta di libretto d’istruzioni. Non si tratta di bonari consigli. Ma di comandamenti finalizzati alla centralità del malato, all’umanizzazione degli ospedali e alle loro efficienza organizzativa”. Tornerò su questo tema con altre riflessioni perché: “Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” (art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana).

 

 

 

 

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