“M’Ama NON M’Ama: la violenza se la riconosci la eviti”. Mostra per condannare

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11 febbraio 2014

Contro violenza donne UDI manifesto febbraioPESARO – Le fotografie esposte a palazzo Gradari sono state interpretate e realizzate da un gruppo di ragazze e di ragazzi di Pesaro che hanno la passione per la fotografia. L’attenzione per la costruzione del set fotografico e la cura di ogni scatto risulta dall’efficacia del messaggio che contengono tutte. Emerge da ognuna la riflessione che hanno fatto sul tema comune, la violenza di genere nella quotidianità e nella solitudine che crea, nel silenzio “assordante” che spesso circonda le donne che ne sono vittima. Un linguaggio, quello della fotografia che ha permesso a tutto il gruppo, di analizzare ed esprimere sensazioni altrimenti inespresse. Inaugura il 14 febbraio proprio per sgombrare il campo dalle fasulle dichiarazioni e far trionfare l’”amore vero” basato sul rispetto della persona. Stia alla larga da San Valentino chiunque pensa che la gelosia, il troppo amore sia una sua manifestazione. Una mostra per rendere giustizia ai sentimenti che oggi troppo spesso a causa di stereotipi fasulli nascondono il desiderio del possesso e del dominio e rovinano rapporti e relazioni nonché le vite e il futuro di troppe donne. Un pensiero è d’obbligo verso la violenza subìta da Lucia proprio nella nostra città.

La mostra  – che si inaugurerà venerdì 14 febbraio alle ore  10, con la partecipazione dell’assessore alla  Cultura  e Pari Opportunità del Comune di Pesaro Gloriana Gambini – è organizzata dall’Udi (Unione Donne in Italia) di Pesaro e dal gruppo giovanile AltaAttenzione (costituito per l’occasione), con il patrocinio del Comune di Pesaro e rientra nel progetto Udi “Che genere di comunicazione” sostenuto dalla Provincia di Pesaro e Urbino/Assessorato alla cultura.  Resterà aperta fino al 23 febbraio.

Nel 2013 sono state 128 le donne uccise. Le loro storie spesso si assomigliano, uccise per mano di mariti, fidanzati, compagni ed ex. Una violenza che si sviluppa quasi sempre all’interno delle mura domestiche. In aumento anche i casi di stalking denunciati.

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