Zucchi, Sel: “Ex Amga, qualcosa si muove ma restano lati oscuri da chiarire: quali tempistiche?”

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12 febbraio 2014

Andrea Zucchi*

 

PESARO – Finalmente qualcosa si muove sul fronte della bonifica del sito dell’ex-Amga, ma ci pare rimangano ancora dei lati oscuri, che ci piacerebbe venissero chiariti.

Prendiamo atto delle novità intercorse sulla spinosa questione, come l’affidamento a Marche Multiservizi dell’attuazione tecnica del progetto di bonifica: ben venga se questo significherà avere una garanzia in più, rispetto ad un eventuale intervento dei privati.

E prendiamo atto anche che finalmente, come da noi suggerito da sempre, l’amministrazione stia cominciando a contemplare l’uso di fondi pubblici per la bonifica, che vengano dallo sblocco dell’avanzo di cassa, o dalle ipoteche dei terreni dei costruttori, o dalla Regione, da cui per ora sembra possa ricevere solo briciole.

Ma il sindaco continua a prospettare come ipotesi migliore quella del Poru, e su questo a noi rimangono due grossi interrogativi, relativi alle tempistiche ed al reperimento dei fondi necessari.

Si dice infatti che la bonifica dovrebbe cominciare nel prossimo Ottobre, ma siamo proprio sicuri che i tempi tecnici della burocrazia, del Poru, lo consentano? Il sindaco non ci ha mai risposto in proposito, e la cosa ci desta molta perplessità, visto che si tratta di uno strumento nuovo, mai utilizzato, e che comporta diversi passaggi tecnici. Non sarebbe male che il sindaco una volta per tutte facesse chiarezza in merito, esplicitando i tempi necessari. Ci dice infatti che il privato dovrà mettere sul piatto 1,5 milioni di euro per la bonifica prima di cominciare a costruire: benissimo, era una delle condizioni che auspicavamo, ma siamo sicuri che questi privati metteranno realmente a disposizione la somma menzionata prima di Ottobre? Ma soprattutto, se la somma sborsata dai privati non dovesse bastare, come sarà molto probabilmente, chi metterà la parte restante, e quando? Il Comune con soldi pubblici, immaginiamo e speriamo. Ma subito, o facendo la bonifica a stralci, e lasciando così incompiuta la stessa per chissà quanto tempo? Come neanche troppo velatamente lascia intuire il sindaco, quando parla di bonifica della falda che potrebbe essere attuata in un secondo momento?

Sarebbe comunque il caso di cominciare ad attivare le procedure per reperire fondi pubblici in ogni caso, anche perché nutriamo seri dubbi sulla possibilità di offerte dei privati sulle aree menzionate, vicine al consorzio agrario; o peggio, temiamo che queste offerte risultino troppo impattanti per la zona e per la città. Sempre poi che la questione non si saldi coi movimenti dei privati, proprietari dell’area del consorzio agrario, dove già si parla di torri a nove piani da 80 appartamenti e negozi. Non vorremmo ritrovarci di fronte, più che ad una riqualificazione, ad una nuova colata di cemento, in una zona mare già abbastanza sovraccarica ed intasata.

*Segretario comunale di SEL

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