di Redazione
17 febbraio 2014
FANO – Verrà fatta a metà marzo l’indagine con il “georadar” da parte dei consulenti dell’Università Politetecnica delle Marche nell’ambito del progetto “ArcheoFano – Vitruvio” per ridefinire la pianta archeologica di Fano, nella speranza di trovare anche i possibili resti della “Basilica di Vitruvio”. Questa mattina due esperti dell’Università, accompagnati dall’assessore provinciale Davide Rossi e dal responsabile scientifico del progetto per l’Università Politecnica delle Marche Paolo Clini, hanno effettuato un sopralluogo nell’area interessata (Piazza Andrea Costa, Piazza Avveduti, ex Chiostro del Monastero delle Benedettine e grande giardino interno tra via Nolfi e via Vitruvio) per valutare eventuali criticità da risolvere in vista delle rilevazioni che verranno fatte con il “georadar”, metodologia non invasiva che, grazie alle riflessioni di onde elettromagnetiche trasmesse nel terreno, permetterà di individuare presenze archeologiche fino a 7 metri di profondità. Unico aspetto segnalato è la necessità di ripulire l’area verde del giardino privato, vista la presenza di una folta vegetazione che renderebbe difficile l’esame.
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