Il Panathlon Pesaro si dà all’Ippica? No, all’equitazione… con l’olimpionico Mauro Checcoli

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25 febbraio 2014

Mauro Checcoli davanti ad Alberto Paccapelo

Mauro Checcoli

PESARO – “Le vittorie durature si costruiscono con una sana cultura sportiva. Dove comandano i soldi si vince solo in modo occasionale”. E’ questo il messaggio che l’ingegner Mauro Checcoli, campione olimpico di equitazione a Tokyo ’64 ed ex presidente della Federazione italiana sport equestri, ha voluto inviare da Pesaro durante la conviviale del Panathlon Club, la prima organizzata dal neo presidente Alberto Paccapelo al Baia Flaminia Resort.

Mauro Checcoli è stato sincero e diretto nel parlare dell’equitazione e del suo futuro. Non ha nascosto che la situazione attuale è desolante in Italia, il paese dove di fatto è nata all’inizio del secolo scorso l’equitazione moderna, grazie al Capitano Federico Caprilli e il suo Sistema Naturale di Equitazione. I campioni di oggi, infatti, crescono e vincono grazie al metodo Caprilli, nato a Pinerolo e da lì diffuso in tutto il mondo. Un metodo che all’estero è stato tramandato, mentre in Italia solo Mauro Checcoli lo conosce così bene da poterlo insegnare, ma i suoi progetti di formazione per gli allenatori vengono bocciati dalla Federazione.

“Il forte interesse economico – ha detto Checcoli – ha preso il sopravvento. Abbiamo giovani di talento, ma mancano rigore e progettualità. Non c’è un programma di crescita progressivo e la gestione economica della Federazione è stata disastrosa negli ultimi anni, tanto che il commissariamento è stato inevitabile. Sul futuro dell’equitazione italiana, la vedo brutta”. Parole pronunciate con molta amarezza dal campione che a Tokyo nel 1964 era salito sul gradino più alto del podio olimpico guidando con mano gentile un cavallo per molti indomabile, Surbean. Il tutto grazie al Sistema Naturale di Equitazione, che in fase di preparazione e allenamento crea sintonia tra uomo e cavallo e aumenta convinzione e sicurezza.

Non sono mancate però le note liete e una riguarda proprio Pesaro, città dove spiccano due giovani atleti, Giorgia Percetti e Marco Vichi, ospiti anche loro del Panathlon di Pesaro e freschi vincitori del titolo italiano nella disciplina monta da lavoro sincronizzata.

Infine, il Panathlon di Pesaro continua a crescere e a farsi conoscere nel territorio. Recentemente è stato firmato un protocollo d’intesa con il liceo sportivo di Pesaro, che aiuterà a diffondere il messaggio del Panathlon tra i giovani. Un messaggio che nella prossima conviviale si focalizzerà sul binomio sport e integrazione con una conviviale programmata per il 21 marzo, dove il club avrà come ospite la squadra di cricket di Pesaro, costituita dalla locale comunità cingalese.

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