di Redazione
26 febbraio 2014
PESARO – Sabato dalle 16.30 nel centro storico il Carnevale sotto le stelle con i negozio in strada: una festa di carnevale, con un percorso di gioco e tanto di segnaletiche, riproponendo le maschere tradizionali italiane. Una sorta di caccia alle maschere da fare, possibilmente, mascherati. Il gioco si concluderà con un piccolo omaggio in piazza con chi avrà raccolto più indizi.
Anche la 57^ edizione del Carnevale dei ragazzi è, ormai, in dirittura d’arrivo. L’appuntamento è fissato, per le ore 14.30 di domenica 2 marzo, in piazzale Carducci. Mezz’ora dopo inizierà la sfilata. In prima fila la banda con le maschere ospiti della manifestazione presentate dalle “Giacche verdi” dell’Associazione di volontariato di protezione civile ed ambientale: Arlecchino, Pulcinella, Brighella, Colombina, Pantalone, Balanzone, Rosaura, Florindo….Quindi la Corte di Rabachèn con la signora Cagnèra, valletti, dame, cavalieri, paggi, guardie, aiutanti e, nell’ordine stabilito dallo starter, le dodici allegorie: “Mille e una notte” (S. Maria delle Fabbrecce), “Ritorno al futuro” (S. Veneranda), “I figli dei fiori” (Villa Ceccolini), “Peppa Pig festeggia il compleanno al Luna park” (San Pietro in Calibano), “Spongebob” (San Martino), “Quanto siamo dolci” (S. Maria di Loreto), “In tel mèr à io incontred un animel particoler” (Soria), “Pirati e sirene” (Sport Village), “Comunità social net work” (Sant’Agostino), “Io sono l’arcobaleno ‘porto’ il sereno” (S. Maria del Porto), “Sooby doo” (San Carlo), “La volta celeste” (Centro infanzia 1.2.3 stella”).
Il corteo, come già in passato, si muoverà, per due volte, sul tracciato costituito da viale Gramsci, piazzale Matteotti, viale Cialdini, Manzoni e piazzale Carducci per raggiungere infine, attraverso via San Francesco, piazza del Popolo. Qui Rabachèn, principe dell’allegria e del buonumore, pronuncerà il discorso conclusivo in lingua vernacola e procederà alla proclamazione delle allegorie vincitrici per le sezioni carri e sfilate a piedi.
UNA LUNGA STORIA FIRMATA RABACHEN
PESARO – Il Carnevale dei ragazzi, giunto alla sua 57^ edizione, vanta precedenti storici ai più sconosciuti. Fin dal 1874 si era costituita in Pesaro, la Società Carnevalesca del Rabachèn, con lo scopo di allestire divertimenti popolari con cortei, mascherate, veglioni. Antonio Nicòli, appassionato di storia locale, rifacendosi a Pasqualon, racconta che il commendatore Andrea Raffaelli impersonava la figura di Rabachèn, principe dell’allegria e del buonumore.
In tempo di carnevale egli, con la sua splendida corte di ministri, faceva il suo ingresso trionfale in città: poi, nel veglione di chiusura distribuiva, con rara munificenza, croci, commende, fasce e cordoni di vari ordini cavallereschi ai più benemeriti soci presenti.
Rabachèn e la sua consorte, la signora Cagnèra, si ripropongono, dal 1958, dopo un periodo d’oblio, ai ragazzi della città, grazie al lodevole impegno delle parrocchie e di alcune associazioni che svolgono un prezioso lavoro di promozione sociale.
Rabachèn porta un alto capello a cilindro, indossa giacca a coda di rondine rossa, pantaloni neri a righe bianche, fascia con i colori di Pesaro in vita, medaglie al petto di…cioccolata. La signora Cagnèra si propone in gonna rossa con nastri e, in fondo, pizzone, camicetta bianca con bavero largo, giacchino nero di velluto, cappello rosso con fiori, nastri e mascherina in volto.
Il 2 marzo, la storia si ripete. Dodici allegorie daranno vita, a partire dalle ore 15, alla sfilata sul classico rettangolo costituito da piazzale Carducci, viale Gramsci, piazzale Matteotti, viale Cialdini e Manzoni (2 giri). Quindi gran finale in piazza del Popolo con la proclamazione dei vincitori.
Riportiamo l’albo delle partecipazioni al Carnevale dei ragazzi con, fra parentesi, il numero delle affermazioni conseguite, aggiornato al 2013. A cura di Tiziano Paganelli.
Santa Maria di Loreto 40 (10), San Martino 32 (11), San Carlo Borromeo 30 (-), Sacro Cuore di Soria 26 (2), Santa Maria del Porto 25 (6), Sant’Agostino 25 (4), Cristo Re 24 (6), San Giusepe 23 (3), Santa Maria delle Fabbrecce 23 (-), Santa Lucia 21 (2), Cattabrighe 20 (7), San Pietro in Calibano 20 (1), Cappuccini 18 (3), Santa Croce 17 (2), AIAS-Santa Veneranda 16 (-), San Luigi 14 (-), Candelara 13 (2), Duomo 13 (-), San Cassiano 13 (-), San Paolo 12 (3), Trebbiantico 11 (-), Crisro Risorto 9 (-), Villa Ceccolini 6 (-), Comunità di via del Seminario 5 (1), Casa di Rieducazione 5 (-), Novilara 5 (-), Montelabbate 4 (-), Villagrande 4 (-), Mombaroccio 4 (-), Santa Maria dell’Arzilla 3 (-), Madonna delle Grazie 3 (-), San Giovanni 3 (-), Colombarone 3 (1), Collegio Zandonai 2 (1), Borgo Santa Maria 2 (-), Associazione Scout 2 (-), Associazione Peruviana 2 (-), Gruppo 3^ età Maria Rossi 2 (-), Treponti-Babbucce-Case Bruciate 2 (-), San Giovanni B. di Gradara 2 (-), Center Stage Pesaro 1 (1). Con una presenza: Roncaglia, AVIS Pesaro, AVIS Gradara, Scuola Infanzia Gulliver, Suore Missionarie della Fanciullezza, Apsella, Montegaudio, Associazione Quadrifoglio, Associazione Nuovo Mondo, Gruppo Mamma Felice, Scuola Materna Rito Selvaggi, Scuola Materna Peter Pan, Scuola Media Manzoni.
Curiosità – La parrocchia di Sant’Agostino è quella che vanta il maggior numero di partecipazioni in unione con altri gruppi: 4 volte con Santa Lucia e la Casa di rieducazione, 3 con il Duomo, 1 con l’AIAS. Anche San Cassiano si è presentato 4 volte con l’AIAS e 2 con il “Maria Rossi”. Santa Lucia 1 volta con il Duomo. Altre accoppiate storiche: Novilara con Trebbiantico, Villagrande-Mombaroccio, Candelara-Arzilla, Case Bruciate con Treponti, Babbucce e Roncaglia.
Diverse le accoppiate Parrocchia-Scuola: San Martino e Scuola Media Manzoni, Cappuccini e Materna Rito Selvaggi, Porto-Scuola Materna.
L’anno con più partecipazioni fu il 1990: 22 presenze , contro le 3 del 1969. San Martino è il gruppo con più partecipazioni consecutive 28. Due le Comunità che hanno allestito due carri nella stessa edizione: Cappuccini (1958 e 1959) e Sant’Agostino (1959). Nel 1996 l’AIAS ha proposto l’allegoria con il titolo più lungo: “Com’è bello il Carnevale, tutti insieme in allegria, con gioia e fantasia”.
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