Resistenza al femminile per Marta Cuscunà. Spettacolo al Teatro di Gradara

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26 febbraio 2014

PESARO – Un altro spettacolo al femminile sul palco del Teatro Comunale di Gradara per la stagione di prosa della Rete Teatrale della provincia di Pesaro e Urbino, nata dalla collaborazione tra Provincia, Amat e Comune di Gradara. Venerdì 28 febbraio alle ore 21.15 sul palco del Teatro Comunale di Gradara La semplicità ingannata. Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne con la bravissima Marta Cuscunà, co-produzione Centrale Fies, Operaestate Festival Veneto.

La semplicità ingannata

La semplicità ingannata

Lo spettacolo precedente, il primo di Marta Cuscunà  come autrice-regista, E’ bello vivere liberi sulla staffetta partigiana Ondina Peteani, ha segnato l’inizio di un percorso che ha come argomento il tema delle resistenze da parte delle donne nel nostro paese. Durante la lotta di Liberazione, infatti le giovani partigiane avevano avuto un’intuizione molto importante nel considerare la donna come una risorsa fondamentale per la pace e la giustizia, quindi per la società. Questa intuizione, che pure anticipava di molti decenni la nascita di un vero e proprio movimento femminista, aveva, in realtà, radici profonde nella storia dell’Italia. Con queste premesse il nuovo lavoro (liberamente ispirato alla letteratura di Arcangelo Tarabotti e a Lo spazio del Silenzio di Giovanna Paolin), La semplicità ingannata analizza alcuni importanti tentativi di emancipazione femminile avvenuti in Italia già nel 1500, immediatamente soffocati e dimenticati.

 

Dosando sapientemente narrazione e teatro di figura, tra momenti drammatici e altri di grande ironia, Marta Cuscunà prova a dare voce alle testimonianze di alcune giovani donne che, in quel periodo, lottarono contro le convenzioni sociali, rivendicando libertà di pensiero nei confronti dei dogmi della cultura maschile; e soprattutto libertà di inventare un modello femminile alternativo a quello che da sempre gli uomini appiccicano addosso all’altra metà dell’umanità

 

La chiave di lettura per raccontare una storia di emancipazione di suore nel 1500 è quella di una narrazione dal sapore favolistico: un teatro dove c’è ancora spazio per l’immaginazione, l’estro e la fantasia. L’attrice alterna momenti drammatici ad altri comici, sempre dosati nel dare spazio alla narrazione e a piccoli cammei di puro divertimento. Utilizza il teatro di figura, con l’ausilio dei suoi amati pupazzi: esilaranti suore alle quali Marta Cuscunà dà a ognuna una voce.

Il risultato è di puro godimento. Ma non è teatro leggero il suo, tanto meno farsesco, bensì una analisi che svela cosa accadeva nella società del Cinquecento dove le figlie dei nobili dovevano sposarsi con uomini facoltosi al fine di arricchire il patrimonio del proprio genitore. Se disgraziatamente una giovane non era all’altezza di un matrimonio combinato, il suo destino era quello di prendere i voti e finire in convento. Sarà il destino di Angela nata zoppa, ultima di sei figlie. Ma se la natura l’ha resa disabile nel corpo, la sua intelligenza le permetterà di dimostrare un coraggio insolito per quei tempi. Insieme alle altre sue consorelle dimostrerà come sia possibile ragionare con la propria testa, rivendicando la propria condizione femminile nei confronti del potere maschile e della Chiesa. Una vera e propria Resistenza che la Santa Inquisizione cercherà di soffocare intentando loro svariati processi per eresia. Inutilmente.

 

Appuntamento anche con Scuola di platea. Venerdì alle ore 18.30, presso la Sala di Palazzo Rubini Vesin di Gradara, saranno i ragazzi del Liceo Scientifico Marconi di Pesaro e il Liceo Classico Nolfi di Fano ad assistere allo spettacolo e a dialogare con l’attrice/regista prima della rappresentazione. Scuola di platea è un progetto ideato e seguito da AMAT, con l’intento di avvicinare e sensibilizzare i ragazzi delle scuole superiori al mondo teatrale.

 

La sera dello spettacolo, grazie a Confartigianato, si potranno ammirare, nel foyer, straordinari manufatti della nostra provincia.

 

 

 

 

 

BIGLIETTI

Settore A (platea e palchi centrali), intero Є 15 (ridotto Є 12). Settore B (palchi laterali e loggione) intero Є 10 (ridotto Є 8). Hanno diritto alla riduzione gli spettatori fino a 25 anni e oltre i 65. Potranno inoltre usufruire delle riduzioni per la Stagione della Rete Teatrale 2013/14 i possessori di Carta Musei Marche e Tessera Plus Rete Servizi Bibliotecari di Pesaro e Urbino (www.cartamusei.marche.it; www.cultura.pesarourbino.it)

 

BIGLIETTI E ABBONAMENTI POTRANNO ESSERE ACQUISTATI:

– in prevendita (con maggiorazione di € 1,00):

biglietteria Teatro Rossini, P.zza Lazzarini, 1- Pesaro, tel. 0721 387621

orari: dal mercoledì al sabato dalle 17.00 alle 19.30

biglietteria Input, via Rossini, 41 – Pesaro, tel. 0721 1836768

orari: martedì e giovedì 10.00-13.00; mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10.00-13.00 e 16.00 –19.00. Chiuso il lunedì

biglietteria Teatro della Fortuna, P.zza XX Settembre, 1, Fano, tel. 0721 800750

orari: tutti i giorni (escluso i festivi) 17.30-19.30; mercoledì e sabato anche 10.30-12.30

 

– il giorno stesso dello spettacolo

Biglietteria Teatro Comunale di Gradara dalle ore 17.00

 

 

INFO:

Amat – Rete Teatrale della provincia di Pesaro e Urbino

tel. 0721 – 3592515 cell. 366 6305500 reteteatripu@amat.marche.it www.amat.marche.it

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