“Ospedale unico, appello ai candidati sindaci di Pesaro: si faccia chiarezza sul progetto, remiamo tutti nella stessa direzione”

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2 marzo 2014

Massimiliano Nardelli*

 

PESARO – In vista delle elezioni amministrative la sanità diventa terreno di speculazione per le forze politiche ed i candidati sindaco in particolare. Tanto più nella città di Pesaro dove il progetto Marche Nord stenta a decollare e l’obiettivo dell’ospedale unico Pesaro Fano manca, per ora, di risultati concreti.

Massimiliano Nardelli, consigliere comunale Scelta Civica

Massimiliano Nardelli, consigliere comunale Scelta Civica

Abbiamo assistito alle polemiche interne al Partito Democratico dove finalmente, come noi chiedevamo da tempo, gli amministratori comunali pesaresi, Sindaco in testa, seppur tardivamente, hanno aperto una vera e propria vertenza verso la Regione Marche ed in particolare verso l’Assessore Mezzolani, titolare della Sanità, per le tante promesse finora rimaste sulla carta.

E’ però necessario ricapitolare le cose in modo da non sfociare nella deriva populista delle sparate elettorali ma nello stesso tempo senza far finta che il problema non esista.

Che Pesaro e Fano abbiano bisogno di un nuovo ospedale e’ormai un dato assodato visto che il S.Salvatore ed il S.Croce, a parere dei tecnici, tra qualche anno diventeranno inagibili.

Così come e’ necessario sottolineare che la costruzione di due nosocomi, uno per entrambe le città, con le risorse attualmente a disposizione, appare impossibile.

Ecco allora che il progetto di un ospedale unico provinciale appare l’unica possibilità concreta se si vuole fare in modo che nella nostra provincia la sanità possa svilupparsi, anche con nuove alte specialità, e non debba costringere, come attualmente avviene, la nostra popolazione a recarsi presso strutture ospedaliere di altre regioni, con altissimi costi di mobilità passiva a carico dei cittadini.

I consigli comunali di Pesaro e Fano, seppur rette da amministrazioni di colore politico diverso, hanno già da tempo deliberato la realizzazione di un ospedale unico e la Regione Marche, su indicazione delle due città, ha indicato Fosso Sejore come sito per la sua costruzione.

Tutto ciò e’ avvenuto da oltre due anni.

Da allora solo polemiche sull’indicazione del posto individuato ma nessun fatto concreto.

L’Assessore Mezzolani non ha fatto redigere un progetto e non ha trovato fondi pubblici, ma è stato sempre colpevolmente coperto, dal punto di vista politico, dal suo partito, il PD, che ora, finalmente, sopratutto per le sollecitazioni elettorali, gli chiede il conto.

Il PD pesarese ed il suo Assessore Regionale, seppur in presenza di atti amministrativi formali e di mozioni di indirizzo votate nelle assise comunali praticamente all’unanimità, si sono distinti per la loro latitanza.

Ma oggi E’ ORA DI CAMBIARE REGISTRO.

Noi vogliamo che l’ospedale nuovo sia realizzato e poco ci interessa dei giochini e dei contrasti interni al PD finalizzati solamente a stabilire nuovi rapporti di forza all’interno del partito.

Ci interessa, invece, nell’immediato che gli ospedali S.Salvatore e S.Croce funzionino a dovere, con budget coerenti con gli obiettivi affidati ai primari dalla Direzione ospedaliera, senza riduzioni nel numero dei posti letto, senza dover parlare più di reparti ospedalieri chiusi per ferie, con liste di attesa degne di un paese civile e possibilmente senza cantieri all’interno delle aree ospedaliere esistenti da anni presso l’ospedale S.Salvatore.

Nello stesso tempo, però, deve esserci un progetto CHIARO per il futuro, senza il quale non sarà possibile nemmeno delineare cosa diventera’ la sanità nelle città di Pesaro e Fano e quali funzioni dovranno avere gli ospedali posti negli altri comuni della provincia, a cominciare da quello di Urbino.

Termino con un appello finale a tutti i candidati sindaci.

Con la salute delle persone non si deve scherzare e non si deve speculare perche’ una manciata di voti non valgono la vita di una persona.

I nostri cittadini meritano una sanità migliore e di non dover continuare a fare i cosiddetti viaggi del dolore perché da noi le strutture non sono all’altezza della situazione.

La sanità non dovrebbe essere usata come strumento politico ma, visto che nella realtà così non è, almeno si abbia il buon senso di remare tutti nella giusta direzione che e’quella di salvaguardare l’interesse del cittadino e dotare il nostro territorio di strutture ospedaliere d’avanguardia.

 

*Consigliere comunale Scelta Civica

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