di Redazione
7 marzo 2014
PESARO – “Le primarie del Pd non sono altro che una farsa, un modo per catalizzare l’attenzione dei media e per far parlare di loro stessi cercando di far nascondere i veri problemi di Pesaro e dell’incapacità di offrire un’alternativa vera”.
Parole forti quelle di Alessandro Di Domenico, consigliere comunale del gruppo misto, nonché candidato sindaco di Pesaro per Futura Pesaro. “Perdonatemi – continua – ma non resistevo più a non voler esprimere il mio parere sulle primarie del Pd, tenuto conto che addirittura mi hanno chiesto di aiutare l’uno o l’altro candidato, ed io ho sempre risposto: “Certo”… e non vi dico il retro pensiero. L’unico modo per smascherarla sarebbe da andare tutti a votare e scrivere sulle schede tutti e 4 i nomi che, tanto, sono tutti quanti una facciata della stessa medaglia. Che ridere quando leggo che tutti si sentono autonomi e “indipendenti” , ma come, hanno tutti mangiato dalla stessa “greppia”; tutti dicono che sono l’innovazione o la novità, ma quale novità, tutti hanno già “governato” in questa città e fanno politica da almeno 20 anni; tutti vanno in giro a sbandierare le loro “mirabolanti” ricette, come se ad oggi non avessero avuto l’opportunità di presentarle e di metterle in gioco; come se per loro avesse governato fino ad oggi l’opposizione e loro non avessero mai potuto contribuire al bene della città…; fintamente uno contro l’altro, ma nessuno attacca l’attuale sindaco e la giunta, tra i quali candidati uno ne è componente, per l’aumento delle tasse sull’IMU e sui rifiuti, nonché di altri tributi, soprattutto negli ultimi 3 anni, così come per la vicenda l’AMGA tutti stanno zitti o, piuttosto, che per lo stadio o per le vicende del porto negli ultimi 10 anni e per altre nefandezze che hanno combinato il loro stesso partito e tutto il quartier generale di Villa Fastiggi. Perdonatemi, ma per davvero, di cosa vogliamo parlare? Forse non ci siamo accorti che tutti quanti rappresentano il “vecchio”, sono tutti autori e attori dell’attuale Pesaro e che così rimarrà per almeno altri 10 anni se a maggio non si cambierà, ma per domenica andate tutti a votare e votateli tutti e quattro”.
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