“Patto di stabilità verticale, Pesaro prende meno di Maiolati Spontini”

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12 marzo 2014

PESARO – Vi invito a visionare i dati che la Regione Marche ha reso noti in data odierna riguardo la ripartizione dei fondi relativi al Patto di stabilità regionale verticale. Ovvero fondi della Regione che vanno ai Comuni per far fronte al pagamento dei fornitori e alle altre spese bloccate da quell’assurda norma che è il Patto di stabilità. Mi spiegate con quale ratio a Pesaro vengono dati 980mila euro e a Maiolati Spontini 1.087.000 euro? E i quasi 785mila euro di Tolentino? Senza considerare che la Provincia di Pesaro e Urbino, lasciando da parte Fermo, è quella che prende meno soldi, con 1.747.000 euro. Quali sono i criteri di ripartizione?

 

Ecco Tabella riassuntiva della ripartizione delle risorse del Patto di stabilitàDi seguito il comunicato stampa della Regione Marche

La Regione ha messo a disposizione 37,5 milioni di euro per il Patto di stabilità verticale incentivato a favore degli Enti locali. Tali Enti possono così aumentare la propria capacità di spesa senza violare i vincoli del Patto di stabilità e venire incontro alle esigenze delle imprese e del territorio. Lo sforzo intrapreso anche quest’anno va ad aggiungersi a quanto finora fatto nel corso della legislatura, con circa 280 milioni di euro destinati a garantire la capacità di spesa degli Enti territoriali nei confronti del sistema economico e dei servizi ai cittadini. Una boccata d’ossigeno e un’iniezione di liquidità sul territorio che permette agli Enti locali di pagare i fornitori e attivare gli investimenti. La Giunta regionale, nell’ultima seduta, ha dato attuazione a quanto previsto dalla normativa in materia di Patto incentivato 2014, quantificando lo spazio finanziario da trasferire a Province e Comuni marchigiani e riducendo contestualmente il proprio obiettivo programmatico eurocompatibile. Sono stati fissati, inoltre, i criteri per il riparto di tale spazio finanziario tra le Province e i Comuni partecipanti ed è stata determinata l’entità dello spazio finanziario da assegnare a ciascuno di essi. Complessivamente lo spazio concesso alle Province ammonta a 9,4 milioni di euro, quello attribuito ai Comuni a 28,1 milioni di euro (oltre 14 milioni a Comuni con popolazione da mille fino a 5 mila abitanti e altrettanti a Comuni sopra i 5 mila abitanti). “La Regione riconferma l’attenzione verso gli enti locali. Pur con l’ennesimo sacrificio che andrà a comprimere il proprio bilancio già penalizzato dai rilevanti tagli dei trasferimenti statali, continua a far sentire concretamente la vicinanza ai Comuni e alle Province e, dunque, a tutta la comunità marchigiana – afferma il presidente della Regione, Gian Mario Spacca – Il Patto di stabilità verticale è uno strumento particolarmente efficace per attivare investimenti diffusi sul territorio che fungano da volano per creare occasioni di lavoro per le piccole e medie imprese e, dunque, nuova occupazione. E’ determinante, in questa fase, immettere nuova liquidità nel sistema economico, in modo che le risorse possano alleviare i problemi delle imprese e dei lavoratori in esse impiegati. Anche quest’anno l’operazione è stata concertata e condivisa con le autonomie locali, quindi calibrata alle reali esigenze manifestate. Ciò consentirà di pagare opere e spese che altrimenti rimarrebbero inevase per i vincoli imposti dal Patto”. “L’operazione – sottolinea l’assessore al Bilancio, Pietro Marcolini – è frutto del confronto maturato, anche in sede di Consiglio delle Autonomie locali, con le associazioni rappresentative degli Enti locali a livello regionale, che più conoscono le realtà territoriali e che possono, quindi, concorrere ad una ottimale programmazione delle risorse messe a disposizione dalla Regione. Il Patto di stabilità è un problema non solo degli enti locali, ma anche della Regione Il trasferimento di risorse, sotto forma di possibilità di spesa, non è quindi un fatto scontato o automatico. Rappresenta, al contrario, un grosso sacrificio per l’amministrazione regionale che limita le proprie possibilità per favorire Province e Comuni e, attraverso essi, sostenere concretamente l’economia marchigiana. Uno sforzo notevole che la Regione ha voluto, nuovamente, compiere a sostegno della comunità regionale”.

2 Commenti to ““Patto di stabilità verticale, Pesaro prende meno di Maiolati Spontini””

  1. Gorgo scrive:

    Forse è arrivato il momento di staccarsi dalle Marche???????

    • Pierpaolo Bellucci scrive:

      Secondo me non è ancora il momento di staccarsi dalle Marche, ma di prendere in mano il governo della Regione, togliendolo agli anconetani e ai maceratesi e ristabilendo equità. Per questo serve un patto con gli ascolani e i fermani.

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