10 settembre 2014
FANO – La situazione in cui versa un tratto della pista ciclabile che collega i porti di Pesaro e Fano, fotografata stamattina, è il segno della scarsa attenzione che molti nutrono nei confronti di una struttura che invece merita massima attenzione. Nel tratto nel Comune di Fano, a circa 250-300 metri da Fosso Sejore, regna l’incuria. Ora, è vero che la precedente amministrazione comunale non è sembrata entusiasta (eufemismo) delle piste ciclabili, ma la pista esiste ed è utilizzata, quotidianamente, da tante persone che per svago o anche per lavoro pedalano da Pesaro a Fano e viceversa.
Anche stamattina abbiamo incontrato alcuni stranieri che pedalavano diretti a Fano. Ora è vero che il tratto in Comune di Pesaro è davvero all’avanguardia, con materiali che fanno invidia alle piste ciclabili di paesi – quelli del nord Europa – che per primi hanno capito l’importanza di queste strutture, mentre quello fanese è in semplice asfalto. Meglio che niente, si pedala ugualmente bene. Il problema è il tratto sud tra Fosso Sejore e la ditta Gentili rischia di diventare impraticabile causa la presenza di un rigoglioso canneto che sta invadendo la pista ciclabile, obbligando chi proviene da Fano a invadere la corsia riservata a chi è diretto alla città della Fortuna.
Ora, che i ciclisti vadano contromano, mettendo a rischio e pericolo l’incolumità altrui non è una novità, ma se gli idioti – tipo quello che stamattina, in compagnia di altri due ciclisti, si divertiva ad andare contromano in una zona coperta dalla vegetazione, per apparire improvvisamente a chi arrivava dalla direzione opposta e urlare “spostati!” a chi aveva tutte le ragioni per protestare – sono sempre dietro l’angolo, ci sembra assurdo che nessuno abbia informato l’Amministrazione comunale fanese, che farebbe bene a intervenire presto, prima che le canne diventino, oltre che un ostacolo, un reale pericolo. Lo facciamo con questo articolo, sperando che l’intervento sia rapido.
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