24 settembre 2014
URBINO – Sono terminatati i lavori di restauro iniziati il 18 febbraio 2013 in una delle perle architettoniche ducali, uno degli edifici più importanti della città: Palazzo Albani.
Proprio in questo palazzo ha visto i natali Papa Clemente XI, unico pontefice urbinate, oggi sede del museo dei gessi, dell’Istituto di Storia dell’Arte, quello di Archeologia e le Presidenze di Scienze Politiche e Scienze della Formazione.
La scorsa mattina, sono stati mostrati i lavori, eseguiti dalla ditta Lancia di Pergola per poco più di 1 milione di euro interamente a carico dell’università. Proprio l’Università di Urbino, proprietaria del palazzo dal 2005 ha organizzato un tour per esporre e scoprire le magnificenze tornate a nuovo splendore, e come guida d’eccezione la professoressa Bonita Cleri.
Cleri ha illustrato i principali lavori eseguiti che riguardano la permeabilizzazione e il rifacimento del tetto; lavori atti a cessare la penetrazione nella struttura, e principalmente nel piano nobile delle piogge. Dalla prossima settimana sarà disponibile il volume dedicato alle bellezze della Carlo Bo, curato dalla professoressa Bonita cleri che lancia un monito: “Spero che l’assessore Vittorio Sgarbi e tutte le maestranze culturali dell’università di Urbino si mettano a disposizione per valorizzare e far conoscere il tesoro dell’ateneo”.
Liberate anche parte delle stanze occupate da archivi o materiali inutilizzati, permettendo così di operare anche sulle volte decorate e gli affreschi; anche se, specie per quest’ultimi servirebbe un intervento più importante ed approfondito. A proposito la stessa Cleri dice: “si potrebbe coinvolgere la scuola di restauro, almeno per i lavori più semplici”.
E’ possibile visitare il palazzo negli orari di apertura e comunque su richiesta, è inoltre possibile partecipare
attraverso gli scatti dei palazzi più belli, Albani incluso, dell’Università degli studi di Urbino Carlo bo tramite il challenge lanciato da Wikipedia, Wiki Loves Monuments Italia 2014 .
Guarda la gallery postata nel magazine di UniUrb: http://post.uniurb.it/?p=5998
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