La salute mentale nel comprensorio di Urbino: l’aula è convinta che bisogna fare qualcosa

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24 gennaio 2015

salute mentale depressioneURBINO – “La salute mentale nel comprensorio di Urbino” è stato il terzo punto dell’ultimo Consiglio comunale, quello del 22 gennaio. Una tematica delicata e che sta vivendo non poche difficoltà. A illustrare la situazione il dottor Vito Inserra, portavoce del Tavolo regionale della Salute Mentale, e Leonardo Badioli, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asur Area Vasta 1.

Il 20 novembre scorso, durante una riunione consiliare dei Servizi alla Persona, Inserra ha illustrato la situazione non solo regionale e provinciale ma anche quella nazionale, da qui l’impegno di discuterne in Consiglio comunale.

L’incremento di persone che chiedono aiuto, di qualsiasi età e per i motivi più diversi, è confermato da Badioli, che fa notare come gli 8 psichiatri girino il territorio ogni giorno per raggiungere i pazienti e per far attività ambulatoriale. “Cerchiamo di lavorare bene fuori, tant’è che spesso ci sono posti vuoti in reparto, che vengono occupati da pazienti fuori provincia e fuori regione. Il pensiero di un paziente ti accompagna costantemente e bisognerebbe rivedere i termini – grande e piccola psichiatria – perché sono cambiate le motivazione di chi si rivolge a noi”.

Vito Inserra spinge anche per l’avviamento di residenze dove i pazienti possono soggiornare, attivare quella di Urbino e adeguare due strutture, già individuate, da 12 posti l’una. Una a Sassocorvaro, l’altra Mercatello sul Metauro. Importanti anche per sopperire alle naturali difficoltà di un territorio così vasto e difficoltoso da punto di vista logistico.

Altra nota dolente, la sospensione a livello provinciale, dal 31 dicembre 2014, del servizio di didattica domiciliare per i disabili sensoriali, comportando un forte impedimento per la crescita sociale e formativa.

L’Associazione Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti ha intrapreso diverse iniziative per reperire soluzioni tampone. Quella immediata è stata la richiesta ai Comuni e agli ambiti socio-assistenziali di trovare un rimedio immediato per gli alunni che ricadono nel territorio di competenza. Il Comune di Urbino ha dato immediata disponibilità assumendo gli oneri che gli competono, inoltre, come Ente capofila dell’A.T.S IV, il Comune e l’Assessore alle Politiche Sociali si farà portavoce nella prossima seduta del Comitato dei sindaci che si terrà a fine gennaio affinché ci sia l’adesione di tutti, e che quindi si possa sottoscrivere la convenzione che verrà proposta.

Dopo l’appello alle istituzioni di Inserra e Badioli, tutti i consiglieri si sono trovati d’accordo nel studiare strategie e trovare soluzioni, anche partendo da incontri di sensibilizzazione.

Come specificato dall’assessore alle Politiche Sociali della città ducale Lucia Ciampi, l’obiettivo di questo ordine del giorno è sollecitare la Regione a definire, nel minor tempo possibile, l’assegnazione degli enti preposti per assicurare continuità degli interventi, e nel caso vengano assegnate ai Comuni, si chiede di garantire ad essi l’idonea copertura finanziaria.

Il sindaco di Urbino Maurizio Gambini si dice vicino, come amministrazione comunale, alla tematica e una possibile soluzione la si può trovare anche nel coinvolgere i sindaci dell’Unione Montana dell’Alto e Medio Metauro. In conclusione ringrazia Lucia Ciampi per la sensibilità dimostrata verso il problema.

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