di Redazione
3 febbraio 2015
PESARO – “Come argomentava Albert Einstein già nel 1905 con la sua teoria della ‘Relatività generale’, tutto può essere messo in discussione nel rapporto ‘spazio/tempo’, ma non quando si parla di tassazione locale”, ironizza l’assessore comunale alla Gestione Antonello Delle Noci.
“Relativamente alla nota sullo studio della CNA Nazionale, si evince una analisi di differenze e scostamenti percentuali che poco hanno a che fare con i valori assoluti richiesti alle attività economiche e ai cittadini”. Sull’argomento, uno studio de “IL SOLE 24 ORE” pubblicato il 24 novembre scorso mostra infatti, in maniera chiara e oggettiva, quali siano i dati assoluti (IMU+TASI) per un negozio di medie superfici:
ANCONA – ICI 2011 euro 497 IMU+TASI 2014 euro 1.217 (3° posto)
ASCOLI – ICI 2011 euro 429 IMU+TASI 2014 euro 1.052
MACERATA – ICI 2011 euro 619 IMU+TASI 2014 euro 1.515
PESARO – ICI 2011 euro 411 IMU+TASI 2014 euro 1.007 (64° posto)
Guarda i dati completi del Sole24ore: ILSOLE24ORE_24 NOVEMBRE 2014
“Mi sento inoltre di condividere le affermazioni del presidente di Cna Marche Gino Sabatini e del segretario Otello Gregorini – continua l’assessore Delle Noci – quando auspicano la deducibilità delle imposte sulla base imponibile. Il Comune di Pesaro ha infatti scelto di diminuire l’IMU applicando la TASI e questo comporta proprio la deducibilità per le imprese”.
“Poiché inoltre, i commercianti sono chiamati anche a pagare l’addizionale Irpef quali cittadini, importante risulta anche questo confronto sulle aliquote, dove Pesaro si dimostra più virtuosa sia come esenzione che come aliquote, soprattutto a difesa dei redditi più bassi”: (Addizionale irpef 2014):
PESARO (esenzione fino € 9.000) aliquota 0,6% fino a euro 28.000 e 0,8% oltre
URBINO 0,8% per tutti senza esenzioni
FERMO 0,8% per tutti con esenzione fino a 7.500
MACERATA (esenzione fino a € 8.500) 0,8% per tutti
ANCONA 0,8% per tutti senza esenzione
Poiché i commercianti, quali cittadini a loro volta sono anche proprietari di un immobile adibito a prima casa, prendendo il costo medio anno 2014 sulla abitazione principale, i dati risultano ancora più evidenti: (Abitazione principale)
PESARO € 139,00
ANCONA € 320,00
Riguardo alla Tari, che è sempre importante riportarla quale tassa al costo industriale per la copertura del servizio, nel territorio pesarese, questa è rimasta invariata nel passaggio dal 2013 (regime TIA) al 2014 (regime TARI), ma nel frattempo è stato ottenuto il risultato eccellente della raccolta differenziata che ha raggiunto il 74%.
Inoltre, proprio grazie a un confronto aperto già dal 2013 con tutte le associazioni di categoria (Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Confartigianato e naturalmente la CNA provinciale), i sindacati (Cgil, Cisl, Uil) e il Terzo Settore, l’Amministrazione comunale pesarese ha presentato due importanti interventi per rilanciare il commercio e contrastare la crisi:
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dal 1° luglio 2014 ogni attività economica che inizia una nuova attività all’interno del Comune di Pesaro, viene esonerata dalla tassazione locale per 3 anni;
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canone concordato con agevolazione del 30% sull’IMU per attività economiche: firmato il protocollo lo scorso 29 gennaio.
“Pertanto – conclude Delle Noci -, consapevole che lo studio della CNA nazionale abbia proprio la volontà di una mappatura e di una fotografia delle diverse realtà economiche con lo scopo di abbattere la tassazione locale per incentivare il commercio, raccogliendo la volontà dimostrata, invito la stessa associazione nazionale a contattare i propri referenti locali, attori insieme al Comune, delle agevolazioni che oggi hanno portato l’Amministrazione pesarese ad essere tra le più virtuose in Italia”.
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