10 febbraio 2015
URBINO – Turismo e cultura, cultura e turismo se fusi assieme potranno risollevare le economie italiane, della nostra regione, della nostra provincia e del nostro territorio. “JobArt”, è il nome del progetto promosso da Filcams cgil partito a Lecce lo scorso 3 ottobre, arrivato poi a Torino, e approdato questo 9 febbraio alle 17:30 nella Sala Serpieri di Collegio Raffaello.
Una tavola rotonda per ricordare quanto siano importanti queste due materie prime naturali di cui l’Italia possiede i maggiori giacimenti, giacimenti presenti in abbondanza da nord a sud, isole comprese. Il Rilancio economico tramite il turismo culturale, prestando attenzione alle innovazioni tecnologiche, all’investimento in strutture e infrastrutture adeguate, con un occhio, importante, alla dignità di tutti quei lavoratori stagionali che spesso si sono trovati a lavorare in situazioni difficili e con tutele quasi nulle.
L’incontro, moderato dal giornalista Michele Romano ha avuto importanti relatori: Vittorio Sgarbi, assessore alla Rivoluzione del Comune di Urbino, l’assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, Daniele Vimini, l’assessore alla Cultura e Bilancio della Regione Marche Pietro Marcolini, il presidente di Eden Viaggi e vice presidente di Federturismo e Confindustria Nardo Filippetti, Pietro Lo Mastro ceo e fondatore di eHoreca s.r.l. e Cristian Sesena, segretario nazionale Filcams cgil. A prendere la parola per primo il vulcanico assessore urbinate, prima di ripartite per la partecipazione di questa sera a “Piazza Pulita” su La7.
“Bisogna abbattere i muri tra Pesaro e Urbino, ci aveva già pensato l’ex presidente Palmiro Ucchielli con la coniazione della provincia PU, ma ha poi creato anche le rotonde nella strada che collega i due capoluoghi. Ho pensato da subito che il mio ruolo dovesse essere quello di creare un nuovo ducato, visto, che l’ultimo Duca, qua è stato Carlo Bo.” Dice Sgarbi, che prosegue: “Creare iniziative uniche, come abbiamo in programma con La Festa del Duca; con un solo biglietto si potrebbero visitare i musei di Pesaro e quelli di Urbino, e perché no, coinvolgiamo anche Fano.” Secondo Vittorio Sgarbi è importare pensare a Urbino non come capitale arroccata, ma come epicentro di un percorso. Creare un percorso che coinvolga le località della provincia e della regione. Un itinerario dove visitare musei, chiese e castelli nel quale inserire l’enogastromia locale, come il tartufo di Acqualagna. Riaprire questi scrigni, come fa il FAI ma farlo in maniera autonoma anche 3 volte al mese coinvolgendo i giovani. “Quello con Pesaro è un accordo spirituale e non politico.” Se Urbino è la culla del Rinascimento, Pesaro ha il mare e il R.OF., un orgoglio apprezzato in tutto il mondo, poi prima di lasciare la sala conclude l’assessore: “Vorrei che le parole di questo convegno non svaniscano così, ma siano la forza per rifiorire; perché non c’è nessuno più fortunato di chi vive a Urbino, Urbania o San’Angelo in Vado.”
Dati positivi per il turismo culturale li porta l’assessore Marcolini ; ma in Urbino e nelle aree interne questo turismo deve essere più consapevole. “Serve si ideazione, ma poi serve una buona regia programmata, e essenziale, la necessità d progettazione . Oggi il 65% del turismo arriva dalla rete.”
Secondo Filcams cgil bisogna giocare bene queste carte vincenti e fare rete, perché con la cultura si cresce.
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