Ortiamo, a Cagli nasce l’orto da adottare e condividere. Anche a distanza

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20 febbraio 2015

L’hanno chiamato Ortiamo, donando dinamicità e condivisione al progetto fin dalla sua denominazione. Quale progetto? Semplice e geniale: adottare un orto, coltivare con le proprie mani prodotti biologici, seguire la nascita e la crescita di ogni ortaggio e raccoglierli, rispettando i tempi della natura e le sinergie tra le piante e il terreno che li ospita, prodotti privi di coloranti, conservanti e insetticidi, cioè prodotti salubri e buoni.

Lo "staff" di Ortiamo

Lo “staff” di Ortiamo

Chiamatelo ritorno alle origini. Se lo sono inventato Alda e Pasquale nel Comune di Cagli, sull’antica via Flaminia: casello di Fano, superstrada per Roma, seconda uscita per Acqualagna, poi solo poche centinaia di metri in salita fino a quota 800.

“Dato che oggi è sempre più importante essere dei consumatori consapevoli, informati e aggiornati sulla qualità e la genuinità dei prodotti – spiegano Alda e Pasquale sul loro sito internet www.ortiamo.it – ti diamo l’opportunità di coltivare un orto e di scegliere tra diverse tipologie di appezzamenti, personalizzando la coltura e i prodotti. Hai così la possibilità di creare e gestire il tuo orto riscoprendo il contatto con la natura con la certezza che i prodotti, che porterai in tavola, sono genuini e oltre il km 0, perchè sei proprio tu che li curi. Inoltre potrai condividere la tua passione con gli altri ortolani, partecipare ad iniziative ricreative, culturali e sociali e impiegare il tuo tempo libero in modo sano e all’aria aperta”. E anche quando non ci sarà tempo per curare l’orto in prima persona, si potrà seguire l’andamento a distanza”.

Chiamatela conversione. E’ quella che pionieristicamente, anni fa, hanno iniziato Alda e Pasquale, compagni di vita e di campagna. Alda, dopo 16 anni di lavoro in ufficio a Milano, sua città natale, è passata alla vita frenetica di un pub-birreria in quel di Monza. Poi, il richiamo della natura  con un’idea di autosufficienza, decrescita, biologico, riciclo, baratto. Le Marche e la Provincia di Pesaro sono state scelte perché ritenute ideali per il cambio di vita: non troppo distante da casa ed emergente per vari motivi.

“Produciamo cereali, soprattutto farro e miglio, legumi, ortaggi, miele – raccontano – Raccogliamo tartufi, tagliamo la legna, trasformiamo i nostri prodotti in marmellate, succhi, conserve; lavoriamo con le erbe aromatiche e il legno…”

OrtiamoOra, è nata l’idea di condividere parte di questo piccolo paradiso e l’amore per la terra con altra gente ed è per questo “che mettiamo a disposizione dei piccoli appezzamenti di terra – raccontano – da “adottare” come orti famigliari. A voi toccherà la sorpresa di veder premiati i vostri sforzi e la vostra pazienza con la crescita e la maturazione dei vostri ortaggi, assaporare il gusto di verdure completamente biologiche nate dalla vostra passione per questo meraviglioso Progetto”.

Ricapitolando: il fattore mette a disposizione un terreno dove potrai coltivare o farti coltivare i tuoi ortaggi, rigorosamente nel rispetto del disciplinare di produzione biologico, perché qui sono banditi concimi non naturali e semi/piantine provenienti da coltivazioni non biologiche. Non ti mancherà di certo l’acqua per irrigare poiché il fattore ha realizzato un lago artificiale per non sprecare questa fondamentale risorsa.

La cucina degli orti si trova a pochi passi dalla casa del Fattore – si legge sul loro sito internet – all’interno della Country House Villa degli Orti. E’ composta al piano terra da una cucina professionale e 3 postazioni didattiche utilizzate per i corsi di cucina. La sala pranzo permette di ospitare circa 30 persone: un ambiente confortevole dove ogni contadino può cucinare per la sua famiglia e per i suoi amici proprio gli ortaggi che con tanta cura coltiverà. Si potrà prenotare la Cucina per realizzare la “Tua Giornata da Chef”, mettendosi alla prova e dimostrando il proprio valore. La Country House affiancherà un suo cuoco per qualsiasi esigenza.

 

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