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13 aprile 2015
Luca Rodolfo Paolini*
Secondo il presidente Renzi ove il governo impugnasse davanti la Corte Costituzionale la legge elettorale Marche il candidato Spacca rischierebbe di non poter partecipare alle elezioni e/o queste venir rinviate e/o a breve annullate. Renzi, come si sa, è un buontempone e ama narrare favolette. Tecnicamente, essendo la materia di competenza regionale, il Governo per eccepire la incostituzionalità della legge elettorale dovrebbe sollevare conflitto di attribuzioni con la regione Marche, e la Corte Costituzionale decidere in primis se il Governo può o meno sollevare il problema e, poi, nel merito, vedere se c’è o no lesione della Legge Suprema. Ammesso che il predetto quesito sia ammissibile, è assolutamente impossibile che la Corte istruisca la pratica, sviluppi il contraddittorio e decida entro maggio. E quindi Spacca, da questo punto di vista, sta sereno. La cosa incredibile della vicenda è che il PD , se non era convinto della ammissibilità del terzo mandato, avrebbe potuto e dovuto fare le barricate mesi fa, in aula, e non nascondersi, ora, dietro la foglia di fico della incostituzionalità. Ma siccome il PD non è fatto di sprovveduti, sono propenso a credere che questa sia una ennesima sceneggiata per favorire il vero alleato di Renzi: l’astensionismo. Combattuto a parole ma incentivato in mille modi subliminari attraverso la sua potente mediaticità, è grazie soprattutto all’astensionismo che il PD, minoranza organizzata, riesce a prevalere sulla maggioranza dei cittadini delusi, imbesuiti e scoraggiati e potersi attribuire un consenso del 40% che, in termini reali, di “teste” e non percentuali, è poco più del 20.. Una dittatura di una minoranza su una maggioranza di sudditi quattro volte più grande. Complimenti, dott. Renzi ! Chapeau !
*Lega Nord
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