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2 luglio 2015
Giovanni Giovanelli*
FANO – La delicata situazione sociale e il particolar momento di crisi ha ripercussioni pesanti sulle fasce più deboli della popolazione dell’ambito Territoriale Sociale n. 6: anziani, portatori di handicap, disoccupati e soggetti svantaggiati bisognosi di inclusione sociale. Per far fronte a questa difficile situazione è necessaria una programmazione delle politiche sociali e di welfare.
Non vorremo invece che la situazione di grave difficoltà dell’Ambito territoriale sociale di Fano – composto dai Comuni di Fano, Mondolfo, Mondavio, Monteporzio, San Costanzo, San Lorenzo in Campo, Unione Roveresca, Fratterosa, Pergola con un numero complessivo di 103.750 abitanti – abbia pesanti ripercussioni sulla gestione ordinaria dei servizi erogati dall’ambito e SUL PERSONALE DELLE COOPERATIVE che gestiscono i vari servizi.
Ci preoccupa, moltissimo, che a fronte di verifiche amministrative e contabili necessarie e dovute, si blocchino tutte le attività ordinarie e le prestazioni sociali erogate dall’ambito sociale territoriale.
Invitiamo pertanto il Comitato dei sindaci, che è l’organo di controllo e di indirizzo dell’Ambito sociale, a prendere nel più breve tempo possibile le decisioni opportune per garantire i servizi ordinari erogate dall’ambito in modo da non pregiudicare il welfare e la tenuta sociale del territorio.
La Cisl di Fano auspica che questa situazione sia l’occasione per riaprire un ampio confronto sulle politiche sociali del territorio e sulla gestione associata dei servizi che non possono continuare ad essere erogati frammentariamente e in modo disomogeneo.
*Responsabile Cisl Fano
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