di Redazione

19 luglio 2015

FANO  – “I giorni scorsi in consiglio comunale registravo la presenza accanita dei “vigili esattori delle tasse” al parcheggio scambiatore di Gimarra per multare le auto in sosta di appena qualche metro fuori dagli stalli che non recavano alcun fastidio e rischio alla circolazione dei mezzi e pedoni”. Così l’ex assessore Alberto Santorelli, oggi esponente dell’opposizione.
“Oggi veniamo a sapere che proprio in quella zona un’ambulanza non è riuscita a raggiungere la spiaggia a causa dei motorini e delle biciclette che ostruivano il passaggio – rimarca –  senza che che ci fosse alcun divieto di sosta per alcun mezzo”. L’episodio è accaduto sabato, intorno alle 18, in prossimità della Spiaggia dei Fiori di Fano. Gli uomini dell’ambulanza hanno faticato tantissimo per prestare le cure del caso a una donna diabetica che si era sentita male in spiaggia. Colpa delle biciclette e motorini posteggiati dove non si poteva. Non un episodio isolato, purtroppo. E non solo a Fano. Questione di regole o buon senso che in Italia nessuno rispetta mai. Ecco perché Sartorelli, ora, propone divieti di sosta chiari e visibili in quel tratto e si chiede perché i vigili non abbiamo intuito prima quella criticità.

“Ecco, se nelle settimane scorse i vigili presenti in quella zona avessero avuto un atteggiamento di prossimità invece di fare gli esattori delle tasse – chiude Santorelli – avrebbero notato la situazione di criticità e l’assenza del divieto di sosta e l’avrebbero riportato agli uffici per fare installare subito un divieto ed intervenire successivamente. Ma erano lì solo per fare multe e fare cassa! Non sono questi i vigili di cui ha bisogno la città. Nel periodo estivo sarebbe necessario e sufficiente intervenire nelle zone di pericolo tralasciando le altre situazioni a favore di turisti, forestieri e attività economiche. Il caso di ieri, sabato pomeriggio, è ancora una volta eclatante, in zona Sassonia in via Bramante multate auto che non davano alcun fastidio in una via a senso unico come da foto”.

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