di Redazione
10 agosto 2015
PESARO – “Misure di sicurezza adeguate” e “monitoraggio continuo delle quantità, che consenta di prendere decisioni immediate sulle attività da intraprendere”. Sono le richieste del presidente della Camera di Commercio, Alberto Drudi, a proposito del proliferare del numero di animali selvatici aggressivi, in particolare i cinghiali, nella nostra provincia. “Il mio è un nuovo allarme preventivo che si aggiunge alle segnalazioni che più volte abbiamo lanciato insieme alle associazioni agricole – ha spiegato Drudi – perché già nello scorso inverno abbiamo dovuto registrare attacchi ad animali da allevamento e da compagnia, oltre che alle colture, ma la siccità di queste settimane rischia di spingere gli ungulati fino alle abitazioni, mettendo a rischio la sicurezza delle persone, come è successo qualche giorno fa in Sicilia”.
Il problema del numero eccessivo dei cinghiali, ma soprattutto la loro aggressività, così come quella dei lupi, “va affrontato seriamente e senza preconcetti, di qualsiasi natura essi siano”. “Al di là dell’impegno isolato di qualche sindaco – ha sottolineato il presidente dell’ente camerale pesarese – è necessario un impegno coordinato, che coinvolga anche la Regione Marche (già sensibilizzata in occasione dell’incontro del Presidente Ceriscioli con Unioncamere Marche) e la nostra Provincia”.
Secondo Drudi, infatti, “c’è un impatto che riguarda, in primis, le aziende agricole, ma i pesantissimi danni causati dagli animali selvatici rischiano anche di aprire contenziosi economici che le amministrazioni pubbliche non possono permettersi e, comunque, non riuscirebbero a gestire, senza contare che gli eventuali rimborsi, anche quelli legati agli incidenti stradali, sono esigui rispetto ai danni subiti”.
“Meglio mettersi intorno a un tavolo e concordare un piano di contenimento efficace – ha concluso Drudi –, prima che il problema peggiori ulteriormente: immobilismo, insensibilità e rigidità non servono a nessuno”.
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