Vecchia e nuova Consultinvest. Confronto fra ieri e oggi. Puntata 2

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11 agosto 2015

PESARO – Ma siamo sicuri che Walker sia più forte di Judge? Non era meglio confermare Chris Wright? Senza LaQuinton Ross chi sarà il go to-guy della nuova Consultinvest? Tutte domande legittime, che i tifosi biancorossi si pongono in attesa della Vuelle che verrà, con un pensiero ancora rivolto all’annata precedente, così vi presentiamo la seconda parte (clicca qui per rivedere la puntata 1) del confronto virtuale tra la nuova e la vecchia Consultinvest, divisi tra la speranza che finalmente non si debba più soffrire come negli anni precedenti e la consapevolezza che non sarà per niente semplice amalgamare un gruppo nuovo per nove decimi.

D.J. Shelton vs LaQuinton Ross: Due diversi modi di concepire il ruolo di ala grande: Shelton è il classico quattro capace di ricoprire per una decina di minuti anche lo spot di centro, con i suoi 208 cm che gli consentono di destreggiarsi anche dentro l’area colorata sia in fase offensiva che difensiva, senza comunque disdegnare il tiro da tre, Ross invece dà il meglio di sé quando viene schierato da ala piccola, dove può battere l’avversario diretto dal palleggio e puntare il canestro per due punti acrobatici o subire fallo, per sfruttare una percentuale dalla lunetta vicino al 90%.

DJ Shelton

DJ Shelton

Chi vince il confronto virtuale? Shelton è reduce dal campionato belga, dove ha dimostrato di avere discrete doti tecniche, senza eccellere particolarmente in nessuna parte del gioco, insomma il classico mestierante capace di rendersi utile alla squadra portando il suo mattoncino alla causa, Ross invece è un finalizzatore, felice di caricarsi la squadra sulle spalle e di prendersi l’ultimo tiro, con il suo ingaggio, Cantù si è assicurata il terzo realizzatore della scorsa stagione con statistiche – 17.1 p.ti, 7.1 rimbalzi – che Shelton difficilmente sarà in grado di eguagliare. (LaQuinton Ross)

 Giulio Gazzotti vs Nicholas Crow: Gazzotti è il classico numero quattro di vecchia scuola, con buona tecnica e discreta presenza fisica per poter competere una decina di minuti in serie A, anche contro avversari più scafati di questo ragazzone bolognese di 24 anni, Crow si è dimostrato inadatto alla massima serie, troppa fisica e veloce per le sue caratteristiche fisiche e tecniche.

Chi vince il confronto virtuale? Senza essere un fenomeno, Gazzotti saprà rendersi utile alla Consultinvest, con il suo tiro dai quattro metri, una difesa attenta sui lunghi avversari e un buon uso del tagliafuori difensivo, Crow continuerà la sua carriera in serie A2, con la maglia della Ginova Scafati, categoria più consona alle sue capacità. (Giulio Gazzotti)

 Francesco Candussi vs Juvonte Reddic (Peter Lorant): Nella confusione iniziale della scorsa estate, Reddic partiva dalla panchina come primo cambio dei lunghi, in una Vuelle alla ricerca di una quadratura del cerchio che è arrivata solamente dopo l’ingaggio di Peter Lorant, con l’ungherese che, senza strafare, ha messo una bella pezza ad un reparto lunghi povero di centimetri e tecnica, Candussi, dall’alto dei suoi 211 cm., ha la possibilità di dimostrare di essere pronto per il suo primo anno ai massimi livelli, pur con tutte le attenuanti della giovane età e dell’inesperienza.

Chi vince il confronto virtuale? I centri italiani di buon livello sono rari come un parcheggio in una domenica d’agosto a Fosso Sejore, basti dire che in un’eventuale classifica di valori tecnici, Candussi si piazzerebbe intorno alla quinta e sesta posizione, ma ben lontano dai vari Cusin, Cervi e Pascolo, il 21enne friulano ha la ghiotta occasione di poter migliorare tecnicamente in un ambiente che non gli chiederà di essere subito protagonista, Lorant ha lasciato sul piatto un contratto da 70mila euro per inseguire lidi più remunerativi, anche se Pesaro sembrava il luogo ideale dove proseguire la sua carriera. (Peter Lorant)

 Maurice Walker vs. Wally Judge: Ci piacerebbe vederli uno contro l’altro, in un duello tra strapotere fisico ed atletismo puro, ma Judge ha scelto di proseguire la sua carriera in Israele, lasciando il suo posto a questo ragazzone di 208 cm per 140 kg – quando è al massimo della forma – al suo secondo vero anno da protagonista, dopo aver passato i primi due anni al College in panchina per risolvere i suoi problemi di peso, Walker è un centro vecchio stampo, con poco spazio per gesti spettacolari e tanta tecnica da mettere sul parquet, con un gioco spalle a canestro redditizio e un tagliafuori solido ed efficace, Judge invece è un pivot moderno, con elevazione da vendere e qualche problema nel liberarsi sotto le plance.

Maurice Walker

Maurice Walker

Chi vince il confronto virtuale? Ormai il rendimento dei centri è legato al 50% a quello del playmaker, l’uomo che deve innestare i suoi lunghi con assist e pick and roll eseguiti alla perfezione e, da questo punto di vista, Walker dovrà essere bravo a sfruttare i passaggi al fulmicotone che gli arriveranno dalle veloci mani di Christon, mentre Judge veniva cercato spesso sopra il ferro da Wrgiht e soci, nessuno dei due è un rimbalzista alla Anosike, in un duello che Walker potrebbe vincere alla distanza, partendo però da una posizione di lieve svantaggio rispetto al predecessore (Parità)

 Michele Serpilli vs Lorenzo Tortù: Il decimo della rotazione della nuova Consultinvest sarà uno juniores, pescato da una terna che comprende il 16enne Serpilli, ragazzo molto promettente con un tiro da fuori mortifero, ma con tanta strada ancora da percorrere davanti a sé, Brandon Solazzi, guardia 18enne dalla forte personalità con tecnica da perfezionare e l’ala-centro cagliese 19enne Riccardo Rosa, utile soprattutto negli allenamenti.

Chi vince il confronto virtuale? Nella stagione scorsa Tortù è rimasto sul parquet per soli 13 minuti complessivi, nonostante la carenza di lunghi di quella formazione e a settembre giocherà a Porto San Giorgio in serie B, categoria più adatta al suo valore tecnico, Serpilli e soprattutto Solazzi, ci sembrano invece già pronti a dare il loro contributo, iniziando dal precampionato, con qualche possibilità di vederli sul parquet anche nella regular season. (Michele Serpilli)

 Riccardo Paolini vs Riccardo Paolini: Paolini nella stagione scorsa arrivò a metà campionato alla guida della Vuelle, prendendo il posto di Sandro Dell’Agnello, traghettando la Consultinvest verso l’agognata salvezza all’ultima giornata, anche se, ad onor del vero, il suo arrivo coincise con quello di Chris Wright e Peter Lorant, trasformando radicalmente la fisionomia della squadra.

Chi vince il confronto virtuale? Avere in squadra dieci under 25 non dispiacerà a coach Paolini, più abituato a lavorare coi giovani che con veterani dalla forte personalità, il 56enne allenatore pesarese dovrà essere bravo fin da subito a trovare i leader di questo nuovo gruppo, per dividere compiti e responsabilità, continuando a far giocare alla Consultinvest un basket semplice, ma redditizio, soprattutto in fase difensiva. (Riccardo Paolini 2015).

In conclusione, la nuova Consultinvest sembra avere una panchina più lunga e solida di quella precedente, dove il solo Bernardo Musso riusciva ad essere un vero protagonista, con un quintetto nuovo di zecca, composto da tutti rookie o quasi, in linea con le direttive di queste ultime stagioni, se almeno tre, dei cinque nuovi stranieri, si riveleranno di buone qualità tecniche, la nuova Vuelle può puntare a lasciare le ultime due posizioni della classifica, in caso contrario, prepariamoci al solito campionato di grande sofferenza.

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