Ma un lettore denuncia: “Abusivi e merci contraffatte, perché nessuno fa qualcosa?”

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13 settembre 2015

Capi contraffatti. Immagine d'archivio

Capi contraffatti. Immagine d’archivio

PESARO – “Sono diversi anni che, passeggiando per le vie della fiera di San Nicola, si assiste allo “spettacolo” dell’abusivismo”. Così inizia una mail che Luca, lettore abituale di pu24.it, ci ha inviato in redazione per denunciare una questione.

“Ricordo da bambino che era una fiera più “pulita”, e i miei nonni ricordano che più di 50 anni fa la fiera era il centro, il fulcro, del commercio dell’intera regione. Ora i costi per affrontare i 3 o 4 giorni sono esorbitanti, tanto e vero che molti posti rimangono liberi il primo giorno. Per una bancarella si paga una media di 500 euro, ma il Comune e l’ente che gestisce la fiera – a mio avviso – non si occupano di mantenere una certa linea di legalità. Faccio un esempio: nelle grandi fiere al chiuso non ci sono gli abusivi… perché in quelle paesane vige l’anarchia totale?”.

“Per tutti i tre giorni della fiera – conclude Luca – non ho assistito ad un verbale ai compratori di merce contraffatte. L’organizzazione dovrebbe fare una campagna pubblicitaria contro gli acquisti illegali… non si può vivere nell’illegalità altrimenti le nostre tradizioni andranno a sparire! Bisogna trasmettere questo!”. Firmato Luca, “un vostro abituale lettore”.

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