di Redazione
23 settembre 2015
ANCONA – Continua a tenere banco la questione della Cna, coi sindacati che dopo l’incontro avvenuto oggi ad Ancona attaccano l’associazione di categoria che prontamente risponde. Ecco i due punti di vista…
IL COMUNICATO DI UILTUCS-UIL E FILCAMS-CGIL
L’incontro tra CNA e Parti Sociali che si è tenuto oggi nella sede Istituzionale della Regione Marche si è concluso come era facilmente prevedibile con un verbale di mancato accordo. Da domani la CNA potrà di fatto procedere con il licenziamento dei 32 esuberi dichiarati.
Filcams e Uiltucs ribadiscono la gravità di tale misura specie se rapportata all’indisponibilità della dirigenza di operare una revisione del cospicuo “surplus retributivo “ legato al contratto integrativo, di eccezionale rilievo anche in rapporto ad altre Cna della regione; è evidente che le politiche sinora adottate si ispirano ad un principio di salvaguardia dei privilegi acquisiti a discapito non solo della qualità dei servizi erogati, ma soprattutto in barba a principi di salvaguardia professionale e occupazionale; disperdere valore e professionalità di chi da sempre ha contribuito a rendere grande la CNA appare a questo punto come mera dimostrazione di forza che genererà tuttavia, già nel breve periodo, una reale debolezza; si sottolinea perciò, e con rammarico, che l’esito dell’incontro odierno, seppur scontato sin dagli albori della trattativa, è frutto di una ostinata miopia della dirigenza, impegnata in interessi volti più a soddisfare ragioni di orgoglio e supremazia che alle sorti e al bene di una Associazione che ha radici profonde nel tessuto produttivo della provincia di Pesaro e Urbino, ma che a seguito di tale operazione rischia, a nostro avviso, una pericolosa deriva.
Appare a questo punto chiaro l’obiettivo, che in nome della crisi e della innegabile necessità di risanamento economico e finanziario dell’ Associazione, va ben oltre le ragioni di salvaguardia occupazionale, efficienza e reale risparmio economico, da operare necessariamente attraverso, a nostro avviso, la “sopportabile rinuncia di privilegi”; il tutto, ancora una volta, a discapito della sorte lavorativa di colleghi che saranno, a cominciare da domani, messi alla porta.
Barbara Lucchi e Fabrizio Bontà
Filcams/Cgil e UILTuCS/Uil
IL COMUNICATO DELLA CNA
Purtroppo, e in maniera del tutto inspiegabile, i sindacati Uiltucs e Filcams Cgil, in merito alla vertenza della CNA di Pesaro e Urbino, continuano la loro opera di totale disinformazione.
Nonostante tutte le proposte fatte in questi mesi dall’associazione e recepite dalla stragrande maggioranza dei dipendenti (che prevedono sacrifici proporzionali ai ruoli e agli stipendi a partire dal segretario in testa), abbiamo puntualmente registrato una totale chiusura ad ogni possibile soluzione. Contrari in questo – lo ribadiamo – alla volontà della stragrande maggioranza dei dipendenti dell’associazione che invece le hanno accolte.
Tale inspiegabile opera di sistematica disinformazione è ancora più grave alla luce della più volte manifestata disponibilità da parte della dirigenza CNA a mostrare e sottoporre ad ogni verifica le reali condizioni retributive di ogni singolo dipendente CNA.
Un diniego che nasconde un evidente tentativo di non mostrare cifre che avrebbero smontato nei fatti le tesi fino a qui sostenute dalle succitate sigle sindacali.
Nonostante le difficoltà la CNA sta lavorando ad una complessa opera di riorganizzazione al fine di essere sempre più utile e rispondente alle esigenze delle imprese associate che, nonostante questa difficile empasse, stanno dimostrando grande fiducia nell’associazione continuando ad iscriversi e a rivolgersi alla CNA, per la risoluzione dei loro problemi.
Cna Pesaro e Urbino
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