16 novembre 2015
ROSSINI AMENO
Sonetti in dialetto pesarese, di Alessandro Procacci
Pubblicazione da parte di Stefano Giampaoli
Riprende la traduzione dei sonetti in dialetto pesarese che Alessandro Procacci ha raccolto nel libretto intitolato “Rossini Ameno”. Ecco il sedicesimo sonetto:
XVI
Rossini che a trent’ann l’era già plèd
(Rossini che a trent’anni era già pelato)
cum ‘na palla d’biliard, e i dispiaceva
(come una palla di bigliardo, e gli dispiaceva)
da dimostrè più ann de quei ch’l’aveva,
(di dimostrare più anni di quelli che aveva,)
da metta la parucca l’ha pensed.
(di mettere la parrucca ha pensato.)
De parucch una serie el n’ha compred
(Di parrucche una serie ne ha comprate)
e a ogni stagion i la gambieva;
(e a ogni stagione la cambiava)
se pó qualcun osservazioni i feva
(se poi qualcuno osservazioni gli faceva)
el diciva senza essa contraried:
(questo diceva senza essere contrariatoJ
-Io la parucca posso ben portarla
perché, come vedete, ho in sostanza
una testa, e so dove collocarla.
Non a tutti, però, è concesso farla.
Conosco gente, anche d’importanza,
che non saprebbe, ahimè! dove appoggiarla.
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