di Redazione
20 novembre 2015
MORCIOLA – Dolore misto a rabbia e incredulità. Per una morte senza un perché apparente che ha messo fine alla vita di una ragazza solare nel pieno degli anni.
Chiesa di Morciola gremita oggi pomeriggio per l’ultimo saluto a Francesca Ricci, la studentessa 19enne morta a Bologna dove da un anno studiava all’Università Lettere Moderne (rileggi qui). A papà Giancarlo, impiegato in un’azienda di Lucrezia, a mamma Daniela, insegnante a Vallefoglia, e al fratello Alberto si sono strette idealmente centinaia e centinaia di persone. Tutte col cuore consunto dal dolore per una perdita incredibile e assurda, avvenuta probabilmente per complicazioni polmonari anomale susseguenti a un malessere su cui l’autopsia – svolta ieri – cercherà di fare chiarezza.
Toccanti le parole del parroco, che ha provato a lenire una perdita inconsolabile attraverso la fede. “Continuate ad apparecchiare per quattro – si è rivolto ai familiari – perché Francesca non se n’è andata, ma è sempre con voi”.
Commovente il ricordo degli amici, che hanno letto alcune lettere indirizzate a una ragazza solare e piena di vita, sportiva in quanto pallavolista della squadra di Bottega in cui il padre è presidente. I 192 iscritti della società, rigorosamente vestiti con le tute d’ordinanza, hanno deposto sulla bara una rosa bianca ciascuno, prima che il corpo della povera Francesca venisse tumulato nel cimitero di Colbordolo, accompagnato da decine di palloncini liberati verso il cielo.
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