di Redazione
24 novembre 2015
URBINO – La conferenza dei Sindaci di Area Vasta 1 chiede al presidente della Regione, Luca Ceriscioli, di ridiscutere il piano strategico di riorganizzazione sanitaria regionale. L’assemblea si è riunita oggi a Urbino con due punti all’ordine del giorno: la nomina del presidente e la discussione sul piano di riordino delle reti cliniche della Regione, presentato durante l’ultima riunione dal direttore generale dell’Asur Marche, Alessandro Marini, e dal direttore di Area Vasta 1, Carmine Di Bernardo.
Nella seduta di oggi non è stato possibile eleggere il presidente della conferenza, perché non è stato raggiunto il numero legale, ma i 27 sindaci presenti hanno aperto un’ampia discussione sul piano di riorganizzazione sanitario, la cui applicazione è stata prevista dai decreti della giunta della Regione Marche n. 665 del 7 agosto 2015 sulla “Definizione degli obiettivi sanitari degli Enti del Sistema Sanitario Regionale per l’anno 2015” e n. 666 del 7 agosto 2015 sulla “Valutazione dei risultati conseguiti dai Direttori generali dell’ASUR, dell’A.O.U. Ospedali Riuniti di Ancona, dell’A.O. Ospedali Riuniti Marche Nord di Pesaro, dell’INRCA e dal Direttore del DIRMT rispetto agli obiettivi di budget annuali assegnati dalla Giunta regionale. Approvazione criteri anno 2015”.
I sindaci hanno esposto e condiviso le loro perplessità e hanno espresso l’unanime volontà di ridiscutere con i vertici regionali le azioni di riordino delle reti cliniche e di condividerle con il territorio.
Il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, presidente pro-tempore della Conferenza, ha avuto il mandato di esporre la posizione dei sindaci al presidente Ceriscioli e di invitarlo, come assessore regionale alla Sanità, alla prossima riunione prevista per la prima settimana di dicembre. L’obiettivo è chiedere il congelamento dell’applicazione del piano di riordino per avere il tempo di rimetterlo sul tavolo e di ridefinirlo in base alle esigenze che emergono dal territorio.
“Il nostro timore – commenta Gambini – è il progressivo depauperamento dei servizi sanitari indispensabili per garantire la giusta assistenza e il diritto alla salute dei cittadini. Non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B, tutti, anche coloro che vivono nelle zone più interne hanno il diritto di essere soccorsi e assistiti nel modo adeguato con il personale e i servizi adeguati. La Regione deve ascoltarci, perché questa istanza viene da 27 sindaci della nostra Provincia, tra cui anche i rappresentanti delle tre maggiori città, Pesaro, Fano e Urbino”.
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