10 dicembre 2015
PESARO – Nove vittorie su nove partite giocate e, in appena un paio di mesi, quella che doveva essere un’intrigante novità, è già una scommessa vinta. Il calcio femminile pesarese, rinato in estate dopo oltre un decennio d’oblio grazie alla Società Sportiva Pesarese e al suo presidente-allenatore Daniele Orazi, in pochi mesi ha già imposto la sua “dittatura” nel campionato di serie D. Unica società sportiva pesarese iscritta alla Figc e unica altra esponente regionale del calcio femminile assieme alla Jesina. Che gioca in serie B, ma il “derby” sembra già un po’ più vicino. Perché nello scorso weekend la Pesarese ha dato un allungo forse decisivo verso il suo primo salto di categoria. A Villa San Martino – “casa” della Pesarese – perentorio 2-0 delle ragazze di Orazi alle pistoiesi del Pieve di Cella seconde in classifica e primo posto rafforzato a + 10 sulle inseguitrici. Aggiungiamoci che la squadra è pure in semifinale di Coppa Italia di serie D (trofeo la cui eventuale vittoria basta e avanza per il salto di categoria) e la serie C sembra già molto vicina.
Obiettivi ambiziosi che hanno avuto fin da subito una vigorosa accelerata. Ovvero da quando, nella stagione scorsa, il “buco” pesarese nel calcio femminile era cominciato a essere ricucito con l’inizio dell’attività di calcio a 5 femminile “targato” Pesarese. Prima per le bambine (anche grazie ai tornei organizzati dalla Uisp) poi per le ragazze. Quest’estate il definitivo “salto” verso il calcio a 11 convogliando non solo atlete pesaresi (una decina), ma anche di Urbino, Urbania e Montefelcino. “Vogliamo portare il calcio femminile pesarese in serie A” il sogno non nascosto di Orazi e del gruppo di amici imbarcatisi in quest’avventura col sostegno del Comune e, magari, cammin facendo, anche di altri sponsor sostenitori ad un progetto che vorrebbe far sì che personaggi come Raffaella Manieri non restino casi isolati. Il difensore di Santa Maria dell’Arzilla in forza al Bayern Monaco ha fatto indigestione di successi – scudetti italiani a raffica, Bundesliga e maglia azzurra costantemente sulla spalla – ma non ha mai dimenticato le sue origini, applaudendo già nell’estate scorsa la nascita della nuova realtà pesarese.
Che deve fare i conti con il “ritardo storico” dell’Italia verso un sport sul quale ha cronicamente campeggiato una diffusa indifferenza rispetto a gran parte delle realtà europee. Ma qualcosa sta cambiando. Vedi la recente nascita della Fiorentina Women’s Football Club. A Pesaro, con le debite proporzioni, il primo passo sembra già quello giusto.
Salve, mia figlia (classe 2000) vorrebbe iniziare a giocare a calcio, volevo sapere se c’è la possibilità di inserirla, anche solo per gli allenamenti, grazie!!!