26 gennaio 2016
Smaltiti anche gli ultimi residui delle feste andiamo a dare un occhiata a quanto sta accadendo nel mondo della F.1 che si sta preparando per il Campionato 2016. Iniziamo ovviamente con la Ferrari, che ancor prima di provare a colpire in pista ha “monopolizzato” la scena lo scorso 4 gennaio con la quotazione alla borsa italiana di Piazza Affari.
Un’entrata ad effetto con tutto il management del Cavallino e della FCA in gran spolvero. Marchionne ha approfittato dell’ importante occasione per ribadire la “sua pretesa” ovvero la Ferrari deve lottare per il titolo, lanciando ufficialmente la sfida al Mondiale. A Maranello si sta lavorando per ultimare la nuova macchina, la cui sigla definitiva è ancora top secret, per adesso viene chiamata con il numero del progetto “667”.
I ben informati dicono che esteticamente la “ 667” assomiglia molto alla macchina del 2015, la vera rivoluzione è sotto il “vestito”, il team tecnico diretto da James Allison con l’apporto di Simone Resta e Andrea De Zordo hanno letteralmente stravolto il vecchio progetto. Come ricordate l’anno scorso con il cambio di tutto lo staff, tra ottobre e fine 2014 ci fu solo il tempo di apportare qualche modifica alla SF15T, ora invece la squadra è la stessa con un anno di affiatamento ed esperienza in più. Sempre da fonti vicine a Maranello pare che Allison & co. si siano concentrati in particolare sulle sospensioni e l’aerodinamica, per risolvere il “cronico” problema di grip in particolare con l’utilizzo delle mescole dure. Anche sul fronte power unit, le notizie di “corridoio” dicono che saranno apportate importanti modifiche a partire dal basamento. Il risultato lo vedremo fra meno di un mese a Barcellona per i primi test, una cosa fa ben sperare i tifosi della Rossa, le dichiarazioni a mo di diktat e il conseguente sbilanciamento di un uomo diretto e concreto come Marchionne. Sul fronte Mercedes si sa solo la sigla della nuova macchina: “W07”, certo l’armata di Stoccarda sarà ancora protagonista contando oltre che sulla validità del proprio progetto anche sulla “carica” di Lewis Hamilton, deciso più che mai ad aumentare il proprio palmares. Per il resto c’è il noto ritorno della Renault che ha rilevato la fallimentare Lotus, la “obbligatoria” ricerca della McLaren-Honda di uscire dalla crisi di un debutto sconcertante per due nomi così importanti e gloriosi. Per quanto riguarda la Red Bull fra lamentele, accuse e minacce di ritiro, i “bibitari” a parere di molti è meglio che ritornano a concentrarsi su quello che hanno dimostrato di saper fare in pista.
La novità più rilevante arriva dagli U.S.A., con il debutto del team Haas, voluto dal magnate degli elettroutensili Gene Haas. Questa volta sulla carta sembra non essere la solita “americanata”, Haas è uno concreto senza tanti proclami negli ultimi due anni si è concentrato sull’organizzazione della propria squadra, si è accaparrato la power unit Ferrari, il tecnico meranese Gunther Steiner che vanta importanti esperienze in F.1 con Jaguar e Red Bull, nei rally con Ford e Mazda e anche nella Nascar. I telai sono Dallara che aggiunti ai già citati motori Ferrari e a Steiner danno un tocco di Italia al team della North Carolina. Anche per i piloti Haas a fatto le cose con criterio Romain Grosjean, sarà quello con esperienza velocità e carattere, preposto a “costruire” in pista la macchina, Esteban Gutierrez, il giovane “girato” dalla Ferrari e appoggiato dal potente uomo d’affari messicano Carlos Slim, considerato il più ricco del pianeta. Ora non resta che aspettare il 20 febbraio per i test di Barcellona e rimanere “ sintonizzati” su PU24 per tutte le news che ci porteranno al 20 marzo quando in Australia si inizierà a fare sul serio con la prima gara del Mondiale 2016.
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